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Partinico, incarichi “sospetti” a Covid hospital. L’Asp replica: “Nessun difetto”

Ritirare in autotutela incarichi ed eventuali altri affidamenti dati al personale perchè sarebbero avvenuti in violazione del contratto collettivo. Lo chiede il sindacato Fials di Palermo in merito ad alcune procedure avviate dall’Asp presso l’ospedale di Partinico, auspicando “un confronto sul covid per fare chiarezza perchè le questioni si possono dirimere col dialogo disponendo di nuovo i lavoratori nel posto dove erano stati assegnati” dice il segretario aggiunto Giuseppe Forte.

Secondo la Fials “l’azienda continua a non informare i sindacati sulle questioni organizzative malgrado le indicazioni dell’assessore regionale della Salute, visto che a seguito della riconversione dell’ospedale di Partinico molti reparti sono stati chiusi e trasferiti come ad esempio la Salute mentale, l’Ortopedia, la Ginecologia, la Chirurgia Sala operatoria, la Cardiologia, ma non è stato fatto altrettanto per i coordinatori di riferimento, che anziché seguire i reparti secondo quanto previsto dalle normative contrattuali, risultano ancora essere in servizio presso il Covid-Hospital di Partinico, esercitando ruoli incerti in assenza di responsabilità vere, ed in alcuni casi inseriti perfino nei turni di pronta disponibilità notturna”.

La Fials contesta inoltre alcune nomine senza procedura concorsuale, tra cui quella di un coordinatore per l’unità operativa di Diabetologia. “Giunge inoltre notizia che al quinto piano risulta riaperta un’ala della Psichiatria con turni infermieristici  senza aver mai ricoverato nessun paziente e senza nessuna comunicazione  ai sindacati. Va Considerato che la stragrande maggioranza dei lavoratori della Salute Mentale sono stati tutti trasferiti per chiusura del reparto. Ci sarebbe da chiedersi chi sono i nuovi assegnati e come sono stati scelti”.

“A seguito delle richiesta di varie sigle sindacali, l’Azienda ha dato, già un mese fa, – replica del Direttore generale dell’Asp, Daniela Faraoni – un’ampia delucidazione su tutte le azioni poste in essere. Relativamente alle presunte lagnanze sugli ordini di servizio, è stata effettuata un’azione di verifica: tutti gli operatori hanno manifestato soddisfazione, ad eccezione di uno che non è stato possibile raggiungere, perché assente per motivi di salute. Non sono stati assegnati nuovi coordinamenti, ma, nelle more di definire le attività relative alla riorganizzazione, mantenuti tutti quelli che, già, c’erano in precedenza. Il momento vissuto è stato particolarmente intenso e complesso e, ancora una volta, non si può fare a meno di sottolineare come la Fials, invece di valutare ed apprezzare il grande contributo e l’impegno profuso, è alla ricerca di difetti che, ancorché ammissibili, non ci sono stati. Relativamente all’affermazione di avere attribuito nomine senza procedure concorsuali, è palesemente falsa e priva di ogni fondamento. Ci si riserva di adire le vie legali a difesa ed a tutela dell’immagine e dell’operato dell’Azienda”.