Ambiente

Alcamo, gara ponte dei rifiuti diventa un caso nel silenzio della prefettura

Gara-ponte sì, gara ponte no. E’ questo il problema che sta affrontando il Comune di Alcamo in materia di affidamento temporaneo del servizio di raccolta dei rifiuti. Sembrava inizialmente che il Comune avesse oramai abbandonato l’idea di affidare questo appalto, dopo la rinuncia della prima ditta e i guai intercorsi alla seconda e ultima partecipante, la Mirto srl a cui di recente è stata applicata l’interdittiva antimafia dopo un ricorso al Cga.

Alla Direzione 2 del municipio è sorto però un dubbio che potrebbe riaprire ogni discorso. Infatti l’interdittiva riguarderebbe la F.Mirto che ha fatto una cessione del ramo d’azienda alla Fl Mirto. Operazione che avvenne a giugno, quindi poco tempo prima che arrivassero i guai per la ditta che il mese successivo ebbe la prima interdittiva antimafia. Provvedimento che preclude ogni possibilità di avere rapporti con la pubblica amministrazione.

Con una recente nota il Comune ha chiesto alla prefettura di Trapani di chiarire come stanno le cose: la Fl Mirto, a cui di fatto è ceduto il ramo d’azienda, non ha alcuna interdittiva antimafia. Come quindi interpretare l’interdittiva alla F.Mirto? Considerando l’operazione della cessione del ramo d’azienda, l’interdittiva andrebbe estesa anche alla Fl Mirto? Dubbi che stanno lacerando gli uffici che ovviamente vorrebbero una risposta proprio dalla prefettura su questo delicato tema. Anche perchè, da un punto di vista formale, la Fl Mirto non ha alcun provvedimento a suo carico e dunque avrebbe le carte in regola per sottoscrivere il contratto ponte della gara rifiuti ad Alcamo.

Di conseguenza se il Comune facesse autonomamente, estendendo quindi l’interdittiva anche all’azienda subentrante, potrebbe in linea teorica rischiare un ricorso. Ecco perchè gli uffici vorrebbero una risposta dalla prefettura di Trapani affinchè dipanasse il dubbio, dal momento che l’interdittiva antimafia è emessa da lei.

Si dovrà oltretutto fare in fretta anche perchè il Comune di Alcamo è coperto dal servizio di raccolta sino al prossimo 31 maggio, dopodichè dovrà decidere se emettere una proroga all’attuale ditta Energetikambiente in via straordinaria oppure se affidare l’appalto alla vincitrice della gara ponte. Una scelta obbligata anche dal fatto che la gara per l’affidamento per sette anni è ancora congelata all’ufficio provinciale trapanese dell’Urega, l’ufficio gare d’appalto della Regione.

L’attuale emergenza coronavirus ha bloccato ogni procedura burocratica per l’esame della documentazione che riguarda l’unica ditta partecipante. Sicuramente l’affidamento di questa gara potrebbe salvare “capre e cavoli” ma i tempi appaiono ridottissimi per poter pensare ad un’aggiudicazione entro la fine del mese.