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Partinico, l’Odissea di una giovane emigrata: guarita dal coronavirus ma con pesanti strascichi (VIDEO)

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Una trappetese emigrata al nord, che è guarita dopo un lungo calvario dal coronavirus, è rientrata ieri da Milano a Partinico, dove abita la mamma, per “scontare” la quarantena obbligatoria. Il suo incubo però non è ancora finito: dopo aver rischiato di morire a causa della violenza dell’infezione, gli è stata diagnosticata una polineuropatia da virus. In pratica pare che il covid-19 le abbia causato una serie di problematiche muscolari che le impediscono di muovere con facilità gli arti, quindi gambe e braccia.

A raccontare la sua Odissea è Stefania La Fata, 30 anni, che ha deciso di andare ad abitare con la mamma in questo periodo nella cittadina partinicese. Ed è qui che in strada le è stato fatto subito sentire il calore quando si è ritrovata davanti un mega striscione con su scritto: “Bentornata a casa, amore nostro. Hai vinto tu, guerriera!”. La giovane, trasferitasi a Milano per un lavoro a termine nel dicembre scorso, ha contratto il coronavirus. Dal 18 marzo ha cominciato ad avere i sintomi e per ben tre volte ha dovuto chiamare un’ambulanza.

Dopo lunghe peripezie è stata anche 5 giorni in terapia intensiva all’ospedale “Niguarda” di Milano, in fin di vita. Qui è rimasta ricoverata sino al 5 maggio scorso dopo che la cura ha dato i suoi effetti ed i tamponi finalmente hanno avuto esito negativo. Oggi racconta la sua storia ed è riuscita a riabbracciare i suoi familiari ma i “segni” che le ha lasciato il coronavirus ancora a lungi dovrà portarseli dietro.

Nella lunga intervista rilasciata alla nostra redazione racconta quel che ha dovuto attraversare e quel che ancora dovrà affrontare.