Cronaca

Partinico, ancora furti di cavi di rame: portati via oltre mezzo chilometro in contrada Albachiara

Tornano di nuovo in azione a Partinico i ladri di rame. Ancora una volta il loro raid è stato in grado di mettere in ginocchio una buona fetta di territorio. Ad essere preso di mira l’impianto che porta l’elettricità nelle case di contrada Albachiara. Ad essere stati asportati, per oltre mezzo chilometro, fili di cavi di rame, ribattezzato oramai da qualche tempo “l’oro rosso” per il suo valore sul mercato che è andato sempre più crescendo sino a diventare appetibile anche ai ladri.

La segnalazione è anzitutto arrivata all’istituto di vigilanza Cs Police poco prima delle 3 della notte scorsa. I vigilantes si sono recati sul posto in seguito ad una serie di segnalazioni pervenute da parte di residenti per l’assenza della corrente elettrica. Le pattuglie, una volta giunte in contrada Albachiara, hanno cominciato ad effettuare un accurato sopralluogo sino a che è stata riscontrata la presenza di cavi elettrici tranciati.

Dopo la segnalazione alla loro sala operativa, a sua volta è stato chiesto l’intervento dei carabinieri della locale Compagnia i quali, a conclusione di un ulteriore pattugliamento, hanno trovato altri cavi ancora tranciati. Ad essere stata aperta un’indagine che al momento procede contro ignoti per cercare di dare un volto e un nome agli autori di questo furto.

Al lavoro i tecnici dell’Enel, a cui ovviamente è stato segnalato l’episodio. Appena qualche giorno fa un altro evento simile: diverse abitazioni ed un bene confiscato alla mafia sono rimasti al buio a Partinico. Colpa anche qui dei ladri di rame che hanno causato un black out in due vaste zone della città. In totale sono stati sottratti ben 350 metri di cavi: di questi 250 metri sono stati rubati all’impianto di contrada Ramotta; gli altri 100 metri invece in contrada Piano del Re dove insiste un bene confiscato alla mafia.

Stiamo parlando dell’immobile, molto discusso, che doveva essere destinato a canile municipale. Struttura che però, nonostante i tanti soldi spesi da parte del Comune, non ha mai aperto i battenti per varie motivazioni: errori progettuali, esaurimento di fondi e anche raid vandalici.

Ad indagare anche per quest’altro raid i carabinieri. In questi anni a Partinico è stato un continuo susseguirsi di furti simili, con grave danno non solo ai residenti ma anche alla stessa compagnia elettrica che è stata costretta a costose operazioni di ripristino degli impianti per garantire la necessaria alimentazione.