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Partinico, chiusura casa riposo. Si chiede testa presidente consiglio. Lei replica: “Sospetti infondati”

Le burrasche al palazzo di città sembrano non passare mai. Dopo le dimissioni di 5 consiglieri comunali, la chiusura della casa di riposo “Canonico Cataldo” e gli strascichi pesanti che hanno già portato a diverse denunce alle forze di polizia per via di un dibattito che ha finito per sconfinare l’alveo politico, questa mattina è arrivato un nuovo attacco all’indirizzo della presidente del consiglio Silvana Italiano. Due consiglieri, Giovanni De Simone e Pietro Sollena, hanno sottoscritto un documento in cui chiedono le dimissioni della presidente dell’assise Silvana Italiana. Quest’ultima da tempo è in rotta con gran parte del consesso. Viene considerata l’artefice e complice della chiusura della casa di riposo. L’accusa nei suoi confronti è di essere stata sin da subito a conoscenza della disposizione di servizio firmata dal commissario straordinario del Comune, Rosario Arena, per la chiusura della struttura e di non aver informato l’aula. La stessa Italiano però replica: “Trovo scorretto il comportamento dei due consiglieri comunali perchè fino ad oggi a loro ho dato massima disponibilità e collaborazione. Sulla espressa richiesta di dimissioni rimando al mittente ogni accusa, evidentemente c’è chi si sente già in campagna elettorale. Forse il mio errore è stato quello di essere dalla parte della legalità? Riguardo poi alla disposizione di servizio del commissario devo dire che pur essendo in intestazione alla nota, e figurando quindi destinataria, non ho ricevuto questo documento e quindi non ne ero a conoscenza. Si fa politica sulla cultura del sospetto e non sulla cultura della legalità. Concludo con una riflessione: che contributo hanno dato questi due consiglieri comunali per evitare la chiusura della casa di riposo?”.

IL COMUNICATO INTEGRALE DEI CONSIGLIERI PIETRO SOLLENA E GIOVANNI DE SIMONE

Il senso profondo di appartenenza a questo territorio è ciò che, in questi anni, ha caratterizzato il nostro gruppo politico che non si è mai arreso alle difficolta di un’azione politica all’interno e all’esterno delle Istituzioni.

Pur comprendendo il senso di sconforto dei consiglieri dimissionari a cui mostriamo vicinanza, riteniamo che non è il momento di scendere dalla nave.

Più che mai è necessaria la nostra presenza all’interno del consiglio comunale, massima espressione della democrazia, per poter espletare le nostre prerogative che i cittadini ci hanno consegnato insieme alla loro fiducia nel giugno 2018.

In soli due anni Partinico ha conosciuto il declino politico e amministrativo mai accaduto nella nostra lunga storia, prima con le dimissioni dell’ex sindaco De Luca avvenute solo dopo 11 mesi dal suo insediamento e poi con l’arrivo di un commissario straordinario voluto fortemente dal presidente Musumeci, che ha mostrato sin da subito la volontà di annientare la democrazia all’interno del nostro palazzo agendo in disprezzo delle Istituzioni.

Duole prendere atto e denunciare la complicità di una Presidente del Consiglio che in questi mesi non ha mai esercitato il ruolo di garante dei consiglieri che rappresenta, e ancor più grave, della città che le ha dato fiducia.

Noi abbiamo sempre agito all’interno dell’educazione che quel luogo impone, tenendo sempre fede al giuramento prestato all’atto dell’insediamento da ciascun consigliere comunale.

Purtroppo i fatti accaduti venerdì 15 Maggio  durante il consiglio comunale hanno chiaramente svelato la condotta priva di scrupoli della Presidente, la quale ha tenuto nascosta la disposizione a lei indirizzata dal commissario straordinario di chiusura della Casa di Riposo già ricevuta il giorno prima. Una responsabilità troppo grande nei confronti della città e del consiglio stesso.  Per questa ragione, per la mancanza di lealtà nei confronti dei cittadini di Partinico chiediamo che la Presidente rimetta il suo mandato e prenda coscienza del percorso manchevole e di abusi perpetrati nei confronti dell’intera assise.