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Alcamo, scontro in consiglio sui rifiuti. Il sindaco sui 18 esuberi: “Via l’ipocrisia”

Scontro in consiglio comunale sulla vicenda del nuovo appalto dei rifiuti e i 18 operai in esubero rimasti fuori gioco dopo il passaggio dalla ditta uscente, l’Energetikambiente, alla nuova, l’Ati Camedil-Fl Mirto. Il sindaco Domenico Surdi ha presentato un’ampia relazione denunciando l’aumento spropositato di assunzioni nel periodo antecedente al suo insediamento:

“Ad oggi agli atti del Comune – ha affermato collegato in videoconferenza – non abbiamo atti di programmazione della società Energetikambiente relativamente al fabbisogno del personale per garantire un servizio ottimale. Abbiamo un solo un dato che risale al 2008 con cui l’allora Aimeri (oggi Energetikambiente, ndc) segnalava all’Ato Terra dei Fenici che per svolgere un servizio ottimale su Alcamo sarebbero servite 92 unità. La politica getti la maschera dell’ipocrisia”.

Riguardo poi all’indagine aperta dall’Anac, l’autorità nazionale Anticorruzione, riguardo alle continue proroghe concesse all’Energetikambiente il primo cittadino ha smentito le notizie circolate: “Confermo l’apertura di questa indagine scaturita da una lettera anonima – ha evidenziato – e ben venga se questo servirà a fare chiarezza. Voglio però precisare che nessuna ha mai convocato me e il segretario generale, siamo stati noi che spontaneamente abbiamo chiesto audizione per dare la massima collaborazione e fornire ogni elemento utile”.

Il primo cittadino ha poi fatto anche un mea culpa: “Il primo appalto andato deserto che prevedeva un risparmio di 1,4 milioni – precisa – è stato un errore di comunicazione, dettato dall’ingenuità del momento e non ci sono problemi nell’affermarlo”. Il sindaco ha anche evidenziato dei sospetti sugli ostacoli trovati per reperire una piattaforma dove poter scaricare l’umido, problema risolto solo in questi giorni dopo ben 14 mesi di mancato conferimento di questa frazione che ha fatto crollare la percentuale di differenziata. Dure le critiche da parte dell’opposizione che ha ribadito il “fallimento delle politiche ambientali”.

In particolare il consigliere Saverio Messana ha invocato il licenziamento dell’assessore all’Ambiente Giuseppe D’Angelo, insediatosi un anno fa e presentato come un grande esperto della materia: “Facile scaricare tutte le responsabilità sulla Regione quando i fallimenti sono personali”. “La città e Alcamo marina sono sempre sporche” ha aggiunto il consigliere Giacomo Sucameli. “Stiamo monitorando il problema degli abbandoni dei rifiuti – ha replica D’Angelo -. Rimandiamo il giudizio a dopo l’estate. Da parte mia ci sarà il massimo impegno a reinserire i 18 lavoratori in esubero”.