Cronaca

Partinico, furto ed estorsione ad un avvocato: arrestati padre e figlio di Giardinello

Avevano preso di mira un avvocato con l’obiettivo di sottrargli il terreno di cui era proprietario alla periferia di Partinico. Questa la ricostruzione fatta dai carabinieri della Compagnia di Partinico che hanno arrestato padre e figlio di Giardinello con una pesante parentela nei ranghi della mafia.

A finire ai domiciliari con le accuse in concorso di estorsione, associazione per delinquere, reato continuato e rapina Vito e Salvatore Abbate, rispettivamente di 72  e 43 anni, entrambi allevatori e con precedenti di polizia, imparentati con il più noto Giuseppe Abbate, 48 anni, condannato al 416 bis e ritenuto appartenente alla cosca mafiosa di Giardinello attualmente sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata.

Ai due Abbate anche l’obbligo del braccialetto elettronico e del divieto di dimora a Partinico. I provvedimenti sono scaturiti dopo la ricostruzione di un ben dettagliato quadro probatorio da parte dei carabinieri della stazione di Partinico per il periodo che intercorre tra l’ottobre del 2018 e il marzo del 2019.

Vittima di padre e figlio l’avvocato Fabio Tringali, 52 anni, residente a Terrasini ma proprietario di un terreno in contrada Coda di Volpe. Gli inquirenti hanno ricostruito vari episodi in questo lasso di tempo in cui il legale avrebbe subito furti, minacce e violenze, il tutto aggravato anche dalla “metodologia mafiosa”.

Pare che i due allevatori volessero quel terreno per poter far liberamente pascolare i propri capi di bestiame. Secondo i carabinieri questo clima avrebbe addirittura indotto Tringali ad abbandonare il proprio fondo agricolo. A pronunciarsi sugli arresti il tribunale del riesame di Palermo che ha quindi condiviso il quadro probatorio dei militari dell’Arma.