Cronaca

Terrasini, peschereccio inabissato: grande affetto attorno alla famiglia Lo Iacono

Grande affetto e vicinanza sono stati esternati alla famiglia Lo Iacono di Terrasini, colpita dal grave lutto dell’inabissamento nel maggio scorso del peschereccio dove a bordo vi erano Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono, quest’ultimo ancora disperso. In seguito all’appello lanciato allo Stato e alla Marina militare dalla famiglia di recuperare il relitto, c’è stato un grande sostegno morale arrivato ai familiari delle vittime. Oggi la stessa famiglia Lo Iacono ha voluto ringraziare tutti per il sostegno e rinnovato l’appello con una nota stampa.

IL COMUNICATO STAMPA DELLA FAMIGLIA LO IACONO

L’affondamento della Nuova Iside ha stravolto e sconvolto le nostre vite: abbiamo perso i nostri figli e i nostri compagni di vita e questo dolore è reso più grande dal sapere Vito non ancora tornato in porto.

In seguito alla conferenza stampa tenutasi alla Camera dei Deputati alla presenza dell’On. Lorenzo Viviani e del nostro legale, Avv. Aldo Ruffino, abbiamo sentito l’affetto di decine di migliaia di Italiani che, anche sui social, hanno manifestato la loro vicinanza alla nostra sofferenza e hanno dato un’eco inaspettato alla nostra petizione.

Abbiamo, infatti, rivolto un appello allo Stato affinché gli organi competenti dispongano, nel più breve tempo possibile, il recupero del relitto della Nuova Iside in cui, verosimilmente, è rimasto Vito.

Abbiamo richiesto al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Difesa, il recupero del relitto.

Rimaniamo fiduciosi, in attesa di ricevere una risposta positiva in merito alla superiore richiesta, con la dolorosa consapevolezza che, giorno dopo giorno, le operazioni di recupero diventano sempre più difficili e delicate: lo scafo della Nuova Iside è interamente ligneo ed è in fondo al mare da due mesi ad una profondità di  circa 1.400 metri.

Nel ringraziare quanti, in questi giorni, si sono dimostrati vicini alla nostra istanza di giustizia, con forza rinnoviamo la nostra richiesta allo Stato per il recupero della Nuova Iside e, con questo, speriamo di rendere possibile la degna sepoltura al nostro Vito.