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Alcamo marina, famiglia “perseguitata” dal Comune per 20 anni: perse tutte le cause

Una famiglia perseguitata dal Comune di Alcamo vince 20 anni di battaglie legali per un immobile di Alcamo marina ritenuto abusivo, o almeno in parte. Nel frattempo dagli uffici dell’ente locale errori dietro errori anche nelle impostazioni delle cause: e oggi il municipio si ritrova a dover pagare ben 10 mila euro di spese legali e altri oneri accessori.

Il debito fuori bilancio approda in consiglio comunale e scoppia la bagarre con i consiglieri ad accusare i burocrati per le decisioni ritenute “scellerate” nel continuare a proporre cause su cause per questa vicenda. Un contenzioso che ha inizio per l’esattezza a metà degli anni ’90 quando al Comune arrivò un esposto anonimo: dal procedimento penale tutti finirono assolti ma nel frattempo il Comune fece partire i suoi accertamenti sul piano amministrativo e l’allora commissione edilizia non rinvenne motivazioni per procedere all’annullamento delle concessioni edilizie, archiviando quindi il procedimento.

Sembrava tutto finito ed invece nel 2016, quindi 20 anni dopo, a seguito di un ulteriore esposto, l’ufficio comunale riattivò il procedimento sostenendo questa volta che le documentazioni non fossero rispondenti al vero. Si procedette incredibilmente all’emanazione dell’ordinanza di annullamento delle concessioni edilizie, i proprietari però fecero ricorso al Tar che emise sospensiva e nel merito condannò il Comune.

Nel 2019 altro colpo di scena questa con l’ufficio tecnico ad emanare un’ordinanza di demolizione di parte dell’immobile perchè non sarebbero state rispettate le distanze con un altro fabbricato accanto.

Ancora una volta la vicenda finì al Tar e il tribunale diede ragione per due volte ai proprietari della casa con il giudice a sostenere che il procedimento non stava in piedi perchè l’immobile non era difforme dai titoli edilizi. “Ennesimo debito fuori bilancio difficile da capire, – ha commentato il consigliere Filippo Salato – una vicenda intricata in cui il Comune peggio di come ha fatto non poteva fare”. “Errori inconcepibili – ha aggiunto il segretario generale del Comune, Vito Bonanno -, anche sulla base di una sentenza solare”.