Servizi sociali

Partinico, buoni spesa: niente nuove domande, i ticket spendibili sino a fine mese

Il Comune di Partinico ha concesso sino al 31 agosto prossimo la possibilità di spendere i buoni spesa per l’emergenza coronavirus. A quella data chi è ancora è in possesso di ticket dovrà utilizzarli, pena la decadenza del beneficio. Proprio in questi giorni il Comune ha completato l’iter per l’erogazione delle somme residue collegate sia ai fondi regionali che a quelli nazionali: “Al momento – specifica la vicaria del Settore Servizi alla comunità e alla persona, Nadia Vitale – non c’è la possibilità di ulteriori istanze. Siamo in attesa che vengano stanziate altre somme, in quel caso predisporremmo un bando ex novo ed emaneremo un avviso”.

Sono 497 i nuclei familiari che a Partinico sono stati ammessi al beneficio su un totale di 818 istanze presentate. Nelle scorse settimane il Comune partinicese aveva messo in campo degli stringenti controlli a campione per i beneficiari di questi ticket. Ad essere stata vagliata la posizione di 50 dei 502 nuclei familiari che avevano ricevuto il ticket attraverso il quale è stato possibile acquistare beni dei prima necessità durante il periodo dell’emergenza coronavirus, che ha comportato il blocco di numerose attività lavorative mettendo in crisi quindi la maggior parte delle famiglie partinicesi.

I nominativi e i relativi importi liquidati sono stati trasmessi all’Inps, l’istituto nazionale di previdenza sociale, ed all’Agenzia delle entrate che adesso avranno il compito, ognuno per le proprie competenze, di verificare la veridicità delle autocertificazioni che sono state prodotte dai richiedenti. I 50 nominativi sono stati estratti a sorte a conclusione di un sorteggio pubblico che si è svolto al Palazzo del Carmine, da un’apposita commissione composta dal sostituto responsabile del Settore dei Servizi sociali, Nadia Vitale, e dai dipendenti Grazia Enia e Agata Gaglio.

Questa verifica è frutto di una precedente determina dirigenziale dello scorso 19 giugno in cui per l’appunto era stato deciso di procedere ad un’analisi a campione del 10 per cento delle istanze ammesse al beneficio dei buoni spesa, finanziati dal governo regionale con una somma di 191 mila euro. Le domande sono state sorteggiate tenendo conto del numero di protocollo generale attribuito in fase di presentazione della domanda stessa.

C’è da evidenziare che già il Comune aveva notato dei “sospetti” in fase di istruttoria e distribuzione dei ticket, tanto da avere “congelato” ad un certo punto all’incirca un centinaio di pratiche ritenute quantomeno sospette. Gli uffici dei Servizi sociali, guidati dal capo settore Armando Piscitello, avevano messo “ai box” queste istanze (per l’esattezza 97, ndc) e avviato delle verifiche preventive anzitutto con la polizia municipale. In alcuni casi ci sono state domande scovate con più componenti familiari di quelli che effettivamente risultavano nello stato di famiglia.