Ambiente

Castellammare del Golfo, Riserva dello Zingaro presa d’assalto. Il direttore: “Controlli difficili”

L’assembramento nelle gettonattisime calette della Riserva dello Zingaro sono molto più che un rischio in questi tempi di coronavirus. Sono proprio una realtà. In questi giorni in cui ci si avvicina al Ferragosto la situazione appare davvero essere divenuta incontrollabile e lo ammette lo stesso direttore della Riserva dello Zingaro, Giuseppe Giarrizzo: “Purtroppo si tocca un tasto dolente”.

Ieri c’era il pienone in tutte le calette, specie a Cala Capreria, la più vicina all’ingresso del borgo di Scopello in territorio di Castellammare del Golfo. In una manciata di metri quadrati centinaia di persone ammassate l’una accanto all’altra. “In questa caletta in particolare – afferma Giarrizzo – ci sono queste problematiche ancor più che altrove perchè è la più facile da raggiungere a piedi. Non possiamo fare miracoli, è praticamente impossibile poter controllare i circa 2 mila ingressi giornalieri che registriamo in questo periodo”.

Da evidenziare che non è complessivamente per nulla facile poter gestire un’area del genere perchè attira turisti da ovunque. Parliamo di un’estensione di 20 chilometri di costa su circa mille e 700 ettari che si sviluppa da Castellammare del Golfo a San Vito Lo Capo: “Conto su un personale a disposizione preparato e attento – aggiunge il direttore – ma direi che considerata l’estensione è assolutamente impossibile poter presidiare contemporaneamente tutti i varchi e anche le zone dove è comunque facile potersi imbucare”.

Da considerare poi che si registra anche una certa resistenza degli operatori del settore turistico rispetto alle proposte di contingentamento degli ingressi: “Avevo proposto ingressi su prenotazione on line o comunque prevedendo un numero chiuso – rivela Giarrizzo – ma in via informale ho trovate tante lamentele”. Oltretutto la Riserva ha già dovuto subire delle continue chiusure per l’allerta meteo con il rischio incendi, cosa che ha fatto infuriare gli addetti ai lavori:

“E’ stata chiusa nei giorni scorsi per l’ennesima volta la Riserva dello Zingaro per presunti allarmi meteorologici, finora mai confermati e da sempre poco attendibili – ha attaccato Francesco Gianquinto, rappresentante di Federalberghi Trapani e dell’associazione ‘Albergatori Castellammare-Scopello’ -. Far trovare chiuso uno dei posti più visitati del Sud Italia, ormai traino di un’economia turistica che mantiene in vita le realtà locali, è un danno d’immagine ed economico per tutti”.