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Partinico, rotazione dei dipendenti al Comune: laddove la politica ha sempre fallito

Rivoluzione interna agli uffici del Comune di Partinico. Ad appena pochi giorni dal loro insediamento, per effetto dello scioglimento del municipio per infiltrazioni mafiose, i tre commissari prefettizi rimescolano l’assetto della macchina burocratica ed attuano una massiccia rotazione del personale. In pochi giorni, in pratica, si fa quel che la politica in decenni non è stata mai in grado di mettere in campo.

Ufficialmente questo provvedimento è solo temporaneo, in attesa di una più incisiva ricognizione dell’intera pianta organica. In tutto sono stati effettuati 20 spostamenti: i più ritoccati sono stati gli uffici del I, II, IV e V Settore. L’impressione comunque è che questo possa essere solo l’inizio di alcuni importanti cambiamenti, frutto della necessità evidentemente di “resettare” la macchina burocratica che sicuramente è stata tutt’altro che impeccabile nell’arco dei decenni, al di là delle scelte politico-amministrative che sicuramente hanno inciso pesantemente ad esempio nella dichiarazione di dissesto finanziario del 2018.

Ben 17 dei 20 spostamenti hanno riguardato personale appartenente al I o al II Settore, che si occupano rispettivamente di segreteria generale, servizi demografici e risorse umane, e Servizi sociali, cultura, sport, turismo, spettacolo, pubblica istruzione e ufficio relazione con il pubblico. Nella redistribuzione 6 dipendenti sono stati inseriti al II Settore, altri 5 a testa nel I Settore e nel IV che invece si occupa di Lavori pubblici, edilizia privata, urbanistica, abusivismo, sportello unico delle attività produttive, espropri, manutenzioni, cimitero, verde pubblico, ambiente e sanità.

Uno solo lo spostamento all’interno del III settore, che governa ragioneria, tributi, entrate e patrimonio; infine in tre sono stati diretti al V settore e destinati specificatamente alla protezione civile. “La commissione straordinaria – specifica il segretario generale del Comune, Lucio Guarino, nel suo provvedimento di mobilità interna intersettoriale – ha dato seguito al principio di buon andamento e in ottemperanza alla vigenti disposizioni di legge e al piano anticorruzione, poste a salvaguardia della trasparenza amministrativa”. Viene però specificato che questo primo processo di rotazione sarà seguito da “una seconda fase” da porre in essere a conclusione del processo di riorganizzazione della struttura burocratica dell’ente.

“Nelle more di un riassetto organizzativo – scrivono nel loro provvedimento i tre commissari prefettizi Guido Longo, Isabella Giusto e Maria Baratta – , a garanzia del principio di buon andamento, potenziare taluni uffici con ulteriori risorse umane attraverso l’istituto della mobilità interna anche intersettoriale”. Decisione che appariva nell’aria se si considera che le motivazioni dello scioglimento hanno riguardato da vicino anche alcuni uffici comunali, così come scritto nella propria relazione dal prefetto di Palermo al ministero dell’Interno. Nuova aria per un personale che in taluni uffici oramai stazionava ininterrottamente da anni e anni.