Politica

Partinico, scioglimento-shock in attesa degli “incandidabili”: Comune depurato dalle mele marce

Sono giorni sempre più difficili per Partinico. Difficili perchè l’amara verità oramai viene giornalmente spiattellata pubblicamente. La cosa certa è che politica e pezzi incancreniti della burocrazia hanno per anni spadroneggiato, convinti probabilmente di poter fare tutto. Non si possono spiegare altrimenti le mancate richieste delle certificazioni antimafia, gli appalti pilotati verso imprese amiche e per di più in pericoloso odor di mafia nell’ambito dei rifiuti e dei servizi sociali. Di certo non si possono chiamare leggerezze.

Il motivo? Semplice, alimentare un sistema distorto e marcio, dove la politica ha sguazzato con il favore dei colletti bianchi dentro il palazzo di città ricambiati poi con postazioni di potere all’interno degli uffici comunali che contano. E questo sistema è stato alimentato inevitabilmente da una città, sempre più povera non solo economicamente ma soprattutto culturalmente, dove il favore resta sempre la merce di contraccambio in tempo di elezioni.

E non è un caso se oltretutto la maggior parte dei consiglieri citati nella relazione, definiti nel quadro di contesti border-line con certi ambienti criminali, siano stati quelli che hanno come sempre ottenuto centinaia di voti. Mentre al Comune i tre commissari prefettizi sono già al lavoro per risanare un ente locale sotterrato dalle macerie, il prossimo passo sarà quello di far fuori (speriamo per sempre) le mele marce che hanno catalizzato il consenso elettorale dell’ultimo ventennio.

Infatti cruciale sarà anche capire come si esprimerà il tribunale di Palermo sull’incandidabilità dei soggetti politici coinvolti in questo scandalo che ha portato allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. La norma è chiara sotto questo aspetto: “Ggli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento […] non possono essere candidati alle elezioni… comunali, in relazione ai due turni elettorali successivi allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo».

Dunque gli impresentabili lo saranno materialmente almeno per le prossime due tornate, quindi per il decennio successivo al lavoro dei commissari. Solo così, finalmente, si potrà vedere all’orizzonte una competizione elettorale davvero libera da ogni condizionamento. Per i partinicesi il momento del riscatto e della libertà.