Acqua

Trappeto e Balestrate, acqua torna potabile ma non ovunque. L’invaso Poma è un caso

Torna potabile, anche se non ancora nelle periferie, l’acqua nei territori di Balestrate e Trappeto. I rispettivi sindaci hanno emanato un’ordinanza in cui hanno revocato per il centro abitato il divieto di potabilità che era stato emanato lo scorso 14 agosto in seguito alla scoperta di un’elevata concentrazione di manganese nell’acqua proveniente dal potabilizzatore Cicala, quindi prelevata dall’invaso Poma.

E’ stato accertato che nei centri abitati dei due paesi marinari l’acqua del Poma, miscelata con le altre fonti di approvvigionamento, fa scendere il parametro del manganese al di sotto dei limiti di legge. Nelle periferie, invece, dove l’acqua del Poma non è miscelata e arriva in maniera diretta, si registra ancora uno sforamento, anche se di pochissimo. Ecco perchè i sindaci, dopo aver avuto conferme da parte del dipartimento prevenzione dell’unità territoriale di Partinico dell’Asp, hanno stabilito dichiarare potabile solo l’acqua che arriva in centro abitato.

Nello specifico a Balestrate l’acqua sarà potabile ovunque tranne che nelle contrade Piano Tresca, Carrubbella, Piana Milano, Sicciarotta e Calatubo, e nella via Pio La Torre e arterie limitrofe (vie Caltanissetta, Portella della ginestra, Emanuela Loi e Mario Francese).  A Trappeto stessa cosa: acqua potabile ovunque tranne che nelle contrade San Giuseppe, Piano inferno, Giambruno, Ciammarita, Puma e Spatafora. Intanto proprio nella cittadina trappe tese si accende l’ennesima polemica riguardo proprio al prolungarsi delle problematiche legate alla non potabilità dell’acqua. Neanche la convocazione di un consiglio comunale è riuscita a dissipare i contrasti con le forze di opposizione tornate a chiedere lumi all’amministrazione comunale.

“Chiediamo aggiornamenti – affermano i consiglieri Nancy Bologna e Salvo Randazzo – circa i dovuti controlli di Amap e Asp sullo stato attuale della salubrità dell’acqua, in particolare chiediamo di chiarire a cosa sia dovuta la presenza del manganese di gran lunga superiore ai parametri normali previsti e se Amap stia chiarendo a cosa sia dovuta la torbidità rilevata dalle ultime analisi di Asp per le quali la stessa azienda sanitaria ha chiesto di vietare l’utilizzo dell’acqua. Chiediamo inoltre che l’acqua erogata nel periodo di divieto di utilizzo non venga fatta pagare da Amap o che ci sia un forte abbattimento dei costi sulla stessa e che le prossime analisi comparate ed ufficiali possano essere divulgate alla cittadinanza seguendo il principio della trasparenza”.

“Mi chiedo dove fossero i consiglieri quando la questione è stata dibattuta in aula – replica il sindaco Santo Cosentino -. In quell’occasione è stato spiegato che la presenza oltre i limiti del manganese è dovuta ad un abbassamento della qualità dell’acqua dell’invaso Poma, cosa che rende difficoltosa la potabilizzazione. Inoltre ho già chiarito anche che senza dubbio chiederemo ad Amap un abbattimento delle bollette che saranno emanate sulla base dei giorni di accertata non potabilità dell’acqua”.