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Terrasini, naufragio peschereccio: da oggi al via perizia sulla petroliera dei sospetti

Completate ieri le operazioni di trasferimento della “Vulcanello”, la petroliera sottoposta a sequestro dalla Procura di Palermo perchè ritenuta possibile causa del naufragio nella notte tra il 12 e 13 aprile scorso del peschereccio di Terrasini “Nuova Iside”. Ieri stesso, dopo un giorno di viaggio via mare, la mastodontica nave, attraccata ad Augusta, è giunta al porto di Messina da dove è stata poi tirata a secco e introdotta all’interno del cantiere “Palumbo”.

Operazione che è stata voluta proprio dalla magistratura per evitare possibili disagi legati al maltempo per le condizioni meteo-marine. Oggi e domani sarà effettuata la nuova perizia sulla petroliera che servirà a chiarire l’entità delle sovrapitturazioni che sono state riscontrate già all’esito della prima perizia. C’è il fondato sospetto che questa lavorazione sia stata effettuata in fretta e furia per cancellare qualcosa, forse i segni dello scontro avvenuto con l’imbarcazione terrasinese in cui hanno perso la vita Matteo, Giuseppe e Vito Lo Iacono, quest’ultimo ufficialmente ancora disperso.

“Già la Procura – ha evidenziato Aldo Ruffino, legale della famiglia Lo Iacono – ha accertato che quelle sovrapitturazioni sono state effettuate illegalmente, perchè non potevano essere fatte in mare come è stato appurato. certamente emerge più di un sospetto riguardo al motivo di questa operazione fatta in fretta e furia proprio nel periodo successivo al naufragio della Nuova Iside. Confidiamo nel lavoro della Procura che sino ad oggi è stato davvero certosino affinchè venga fuori tutta la verità”.

Saranno presenti i consulenti della Procura ed anche quelli di parte, quindi i legali delle famiglie delle vittime (Cinzia Pecoraro e Aldo Ruffino) e quelli nominati dall’armatore. A stabilire quest’ulteriore perizia è stato il giudice per le indagini preliminari, Piergiorgio Morosini, che ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Vincenzo Amico. L’unica certezza è che gli inquirenti, con il passare delle settimane, stanno cominciando ad inanellare una serie di riscontri che avvalorerebbero sempre più una presunta collisione tra la petroliera e il peschereccio.

C’è ad esempio l’esame della scatola nera della “Vulcanello” che ha confermato che le due imbarcazioni sarebbero venute a contatto alle 23.02, con più collisioni registrate in pochi secondi. La Procura al momento ha iscritto nel registro degli indagati il comandante della petroliera, i due ufficiali di plancia e l’armatore. Le accuse, a vario titolo, sono omicidio colposo, naufragio, omesso soccorso e frode processuale. Il Gip ha nominato Sergio Barbagelata, consulente tecnico del tribunale di Genova: il professionista si dovrà occupare della perizia chimica sulla petroliera.