Lavori pubblici

Balestrate, parco giochi no social: ripartono tesseramenti, inizio del sogno ad un passo

E’ ancora caccia ai fondi per riuscire a realizzare il parco giochi no social a Balestrate, il primo del suo genere in Italia in cui è vietato l’accesso a tablet e smartphone. Dopo un periodo di relativa stasi, legato al lockdown e al periodo estivo, l’associazione “Genitori balestratesi” ha fatto ripartire la campagna tesseramenti per diventare soci e partecipare alle attività.

Per aderire è possibile inviare un messaggio whatsapp al numero 3201978826 scrivendo che si vuole diventare per l’appunto soci: gli interessati saranno ricontattati per formalizzare il tutto. “In realtà – viene evidenziato dall’associazione – non si sono mai fermate le attività per realizzare il parco giochi vietato ai social e promuovere la salute dei bambini. Sono stati raccolti 13 mila euro ma per avere altri soldi, ora siamo in attesa di un bando della Regione che purtroppo è andato per le lunghe”.

A questo bando ha partecipato l’associazione con il deposito del progetto e secondo rumors dai corridoi del governo regionale a giorni dovrebbe uscire la graduatoria. Se il progetto del parco giochi no social dovesse rientrare tra i finanziabili la strada sarebbe in discesa per vedere nascere un luogo di aggregazione di grandissima importanza e che senza dubbio diverrebbe anche un’attrazione per il comprensorio, con ricadute positive dunque sulle attività commerciali e ristorative del paese marinaro. Nel frattempo un cantiere di lavoro finanziato dalla Regione al Comune dovrebbe a breve partire per i primi lavoretti murari dedicati proprio alla nascita di questo singolare parco giochi.

“Un grazie di cuore – evidenzia ancora l’associazione ‘Genitori balestratesi’ a tutte le attività commerciali che hanno deciso di donare giochi e arredi. Chi ha prenotato l’acquisto di tavoli, panchine e altri materiali sarà a breve ricontattato per definire la pratica. Per chi volesse fare un regalo c’è ancora tempo e spazio per ogni disponibilità economica. Ci sono dunque tutte le condizioni per riuscire a coprire tutte le spese del progetto e portarlo a termine. Se tutto va bene e non ci saranno altri intoppi, la prossima estate il parco dovrebbe vedere la luce”