Cronaca

Partinico, omicidio Ana Di Piazza: apertura del processo tra parti civili ed eccezioni

Madre e fratello della vittima, e due associazioni hanno depositato la richiesta di costituzione di parte civile al processo per l’omicidio di Ana Di Piazza, la trentenne di Giardinello uccisa nelle campagne di Partinico nel novembre dello scorso anno. Unico imputato l’imprenditore partinicese Antonino Borgia, 53 anni, difeso dall’avvocato Salvo Bonnì il quale a sua volta ha sollevato eccezioni sulle richieste avanzate dalle associazioni e sul provvedimento che ha portato al giudizio immediato a carico del suo assistito per cui è stata richiesta la nullità per una serie di vizi procedurali.

Il mese prossimo si terrà la seconda udienza in corte d’assiste dove il giudice si esprimerà in merito.

“Non chiediamo vendetta, ma una condanna adeguata alla gravità del delitto ed alle modalità brutali con cui è stato realizzato – ha affermato in una nota l’avvocato Angelo Coppolino che con il collega Antonio Scianna assistono madre e fratello di Ana Di Piazza -. Ci batteremo nel processo perché, al di là della responsabilità penale che le risultanze investigative consentono già adesso di poter ritenere fondata,  l’imputato possa avere il massimo della pena”.

Borgia confessò ai carabinieri l’omicidio, dopo essere stato messo alle strette in seguito a delle serratissime indagini. L’imprenditore ammise alla fine di aver litigato con la donna accoltellandola e poi finendola con delle violentissime bastonate sulla nuca perchè, sostenne, di essere stato intimorito dal fatto che l’amante 30enne gli preannunciò l’intenzione di raccontare tutto alla moglie di lui.