Il municipio di Partinico diventa un “riferimento” niente di meno che del ministero dell’Interno. In un comunicato stampa sui fondi anticrisi da destinare ai Comuni, compare in bella vista come foto allegata la facciata della sede centrale del Comune di piazza Umberto I, o per meglio dire della scritta “municipio”.
Partinico, spesso usata come riferimento di città difficile e degradata, finisce almeno per una volta per diventare un riferimento. Lo diventa la sua effige con la scritta incisa sul marmo, certamente bella esteticamente anche per la cornice ornamentale attorno alla scritta.
Eppure Partinico di bellezze, nonostante la nomea di città tutt’altro che appetibile, ne ha davvero tante: dalle torri saracene al Palazzo Ram, dalla Cantina Borbonica al palchetto musicale, passando per le sue chiese del ‘600 e del ‘700. Ci sono poi la fontana Barocca e quella Valguarnera, e poi vari palazzi storici e le ville, senza dimenticare che esiste questa città ha dato i natali alla beata Pina Suriano.
Al contrario una terra ricca, che di riferimenti ne potrebbe dare davvero tantissimi. Classi politiche inadeguate, purtroppo, hanno finito per oscurare quello che di bello ha questa città, ma valorizzata per come avrebbe meritato.
