Lavori pubblici

Partinico, appalto illuminazione pubblica ancora nel limbo: tutto bloccato, chiesto parere legale

I commissari straordinari del Comune di Partinico vogliono vederci chiaro attorno all’appalto per l’illuminazione pubblica. Chiesto un parere legale sull’iter che ha portato all’aggiudicazione della gara ma anche sulle modifiche contrattuali che sono state sottoposte alla ditta successivamente. Troppi passaggi in chiaroscuro nel corso degli anni rendono quantomeno opache le varie operazioni che sono state poste in essere.

Intanto il servizio di illuminazione a Partinico resta ancora sotto la gestione diretta del municipio nonostante la gara sia stata aggiudicata in via definitiva ben due anni fa. Quest’ulteriore passaggio formale da parte dei commissari, che hanno approvato un’apposita delibera, stoppa ulteriormente l’iter sempre che mai si sia realmente riavviato.

La triade commissariale ha deciso di chiedere un supporto a due figure professionali considerata la complessità normativa della vicenda: ad un ingegnere, Fabio Massaro, professore ordinario dell’università di Palermo della facoltà di Ingegneria Elettrica con specializzazione nelle materie di impianti di illuminazione e sistemi elettrici di produzione e trasmissione; e ad un avvocato, Giancarlo Pellegrino, professionista con comprovata esperienza in diritto civile, amministrativo, enti locali ed in materia societaria con particolare riferimento alle società pubbliche partecipate.

A loro viene chiesto di accertare anzitutto la piena legittimità degli atti relativi alla procedura di evidenza pubblica, con particolare riferimento alle condizioni contrattuali; e in secondo luogo anche una verifica sul piano tecnico allo scopo di valutare i criteri di economicità, efficienza e congruità del progetto di ammodernamento del sistema di illuminazione pubblica di questo Comune, con particolare riferimento ali’offerta tecnica economica formulata dalla ditta aggiudicataria.

Sulla base dell’accordo per l’esternalizzazione dell’illuminazione pubblica, la ditta aggiudicataria (la Ottima di Milano, ndc) si è impegnata a garantire servizi aggiuntivi rispetto a quanto contemplato nel contratto che venne impugnato dall’allora sindaco Maurizio De Luca perché definito “antieconomico” per l’ente.

Fu stabilito che la ditta si impegnava nei primi due anni ad effettuare la manutenzione straordinaria che inizialmente era a carico interamente del Comune; inoltre avrebbe realizzato 900 punti luce in più e la stipula anche un’assicurazione contro furti, incendi e atti vandalici; infine si sarebbe fatta anche carico della riattivazione di tutto l’impianto di videosorveglianza mai entrato in funzione. Si parla di un costo fissato in 15 milioni di euro per 20 anni di gestione.