Cronaca

Partinico, altro incendio doloso: appiccate fiamme ad una porta in legno, paura per padre e figlio

Altro raid incendiario di origine dolosa a Partinico. Nella notte a cavallo tra sabato e domenica scorsa qualcuno ha dato alle fiamme il portone di un’abitazione in via del Pozzo, arteria che congiunge le due principali strade di via Principe Umberto e corso dei Mille. Qualcuno, aiutandosi con del liquido infiammabile, ha appiccato le fiamme alla porta d’ingresso in legno al piano terra e si è dileguato nel buio della notte.

Tanta paura per i residenti, padre e figlio, che in quel momento si trovavano all’interno dell’immobile. L’intervento dei vigili del fuoco del locale distaccamento, guidati dal caporeparto Giovanni Regina, è stato tempestivo e allo stesso tempo risolutivo: le esalazioni avrebbero potuto avere pericolosissime conseguenze sui due residenti. Ad indagare il commissariato di polizia cittadino che al momento non scarta alcuna ipotesi, come è prassi in situazioni del genere a distanza di brevissimo tempo dal fatto accaduto.

Ovviamente tutto da decifrare il gesto  e soprattutto il movente che ha spinto qualcuno ad un gesto così violento. L’allarme al centralino dei pompieri è scattato poco dopo l’una di notte quando si segnala per l’appunto che un portone in legno in via del Pozzo è in fiamme. Giunti sul posto in pochissimi minuti, i pompieri hanno subito spento il rogo che nel frattempo aveva già avvolto anche la tenda all’interno dell’abitazione.

Infatti il fumo aveva già parzialmente invaso il piano terra dell’immobile, se fosse trascorso qualche altro minuto l’intera palazzina sarebbe stata avvolta da queste pericolosissime esalazioni. Una volta spente le fiamme gli stessi  vigili del fuoco hanno potuto notare un forte tanto di benzina. E’ quindi confermato il fatto che il fuoco sia stato appiccato utilizzando del liquido infiammabile. La casa è in affitto ad un pensionato di 76 anni, che abita con il figlio che ha qualche precedente.

La polizia è adesso al lavoro per capire come sia potuto maturare questo episodio. Anzitutto c’è da capire a chi eventualmente è stato lanciato questa sorta di avvertimento: all’anziano oppure al figlio? O chissà, magari era per entrambi. Da ricostruire quindi il movente e quale l’eventuale “bersaglio” degli attentatori. Appena qualche giorno fa sempre a Partinico si è verificato un altro incendio doloso, questa volta in una pertinenza di un complesso di case popolari in via Petrocelli dove ad andare a fuoco sono stati una moto ape e due attrezzi agricoli di proprietà di un uomo di un uomo di 67 anni.

Anche qui stesso modus operandi e quindi nessun dubbio sul fatto che si tratti di un raid doloso: qualcuno è penetrato all’interno dello spiazzo in uso al 67enne ed ha appiccato le fiamme con del liquido infiammabile. Ad indagare in questo caso i carabinieri della Compagnia di Partinico. Stando ai primi riscontri si esclude che l’episodio possa essere maturato nell’ambito di faide criminali. La vittima, infatti, non appare per nulla inserito in contesti criminali e non ci sono, almeno a prima vista, dei collegamenti plausibili.