Cronaca

Borgetto, rebus sull’incendio al depuratore: danneggiato parte dell’impianto

Danni al depuratore comunale di Borgetto. Un incendio, le cui cause sono ancora in via di accertamento, ha colpito parte dell’impianto che già nei giorni scorsi era finito sotto l’occhio del ciclone perchè ritenuto non perfettamente funzionante, tanto da essere stato presentato un esposto in Procura. Immediatamente sono partiti i lavori, su input del Comune, per superare il problema. Parallelamente sono partite le indagini dei carabinieri della locale stazione per capire cosa sia successo e soprattutto perchè si è voluto, almeno così sembra, colpire il depuratore già carico di problemi pregressi che si trascina da tempo.

Il rogo è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica ed è partito proprio a ridosso dell’area transennata del depuratore, stracolma di canneti ed erbaccia. Nessun dubbio sul fatto che l’incendio non sia stato accidentale ma pare decisamente provocato: da chi e perchè sono gli interrogativi sui quali stanno lavorando gli inquirenti. “Presenterò – afferma il sindaco Luigi Garofalo – denuncia contro ignoti. Cosa sia successo non ne ho proprio idea, la cosa certa è che l’incendio è circoscritto solo sul depuratore. E’ partito a ridotto del depuratore e si è fermato all’interno del perimetro, danneggiando varie tubazioni”.

Da una prima verifica i danni più seri hanno riguardato un tubo della lunghezza di circa 100 metri che immette acqua e va a pulire la vasca di raccolta grande.

“Purtroppo non abbiamo ancora idea realmente di quali siano i danni – precisa il primo cittadino -. Entro le prossime 24-48 ore si concluderanno i lavori d’urgenza avviati immediatamente, dopodichè rimetteremo in funzione questa parte dell’impianto. Solo in quel momento sapremo se l’incendio non ha creato danni anche alle parti meccaniche di questa parte del depuratore che al momento non possiamo azionare”.

Ad intervenire in contrada San Carlo, dove per l’appunto è scoppiato l’incendio, anche i vigili del fuoco del distaccamento di Partinico che hanno spento le fiamme il più celermente possibile. Da qualche tempo oramai il depuratore è finito nell’occhio del ciclone degli ambientalisti e anche della politica. Già nel 2015 furono rilevate le prime irregolarità all’epoca dall’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente della Regione Siciliana.

Da allora qualche lavoro è stato effettuato ma i problemi non si sono mai superati al 100 per cento e negli ultimi mesi sono tornati a galla dietro forti sollecitazioni del gruppo consiliare di opposizione del Movimento 5 Stelle. In seguito a ben due sopralluoghi effettuati dalla commissione parlamentare nazionale Ecomafie è stato presentato un esposto alla Procura di Palermo in cui veniva denunciata una mancanza di materiale gestione del depuratore da