Cronaca

Borgetto, incendiata casa del vicesindaco: i carabinieri trovano una miccia

Indagano i carabinieri per l’incendio doloso che ha devastato la casa di villeggiatura del vicesindaco di Borgetto Alessandro Santoro. Nessun dubbio sulla matrice del rogo: vigili del fuoco e i carabinieri hanno trovato tracce di liquido infiammabile e una vera e propria miccia per innescare il fuoco, collegata alla bombola di gas della cucina.

Imprecisata la data di quando è avvenuto il raid: infatti, come Santoro ha raccontato ai carabinieri, l’ultima volta che si era recato nell’abitazione era lo scorso fine novembre. Ad accorgersi di quanto accaduto è stato i figlio dell’amministratore che lo scorso martedì pomeriggio si era recato all’interno del villino, che si trova in località Romitello,Borget trovando tutto bruciato.

Santoro, 45 anni, libero professionista, ricopre nella giunta guidata dal sindaco Luigi Garofalo diverse deleghe: Servizi e infrastrutture Cimiteriali, Sport Turismo e Spettacolo, Cultura e Rapporti con le Associazioni, Manutenzione degli Immobili e dei servizi a rete. E’ stato nominato lo scorso 23 gennaio, dopo una crisi durata qualche settimana e che fu innescata proprio da Santoro che all’epoca ricopriva la carica di consigliere comunale (che tutt’ora mantiene) e di vicepresidente dell’assise.

In passato aveva fatto anche parte della giunta dell’allora sindaco Gioacchino De Luca, sciolta per infiltrazioni mafiose. Da evidenziare che nella relazione del ministero dell’Interno, che portò allo scioglimento, il nome di Santoro non comparì mai. Al lavoro gli inquirenti per riuscire a capire il movente di questo incendio: al momento non si esclude nè la pista legata all’attività politica, nè quella privata.