Cronaca

Borgetto, villa incendiata ad amministratore. Il sindaco: “Possibile collegamento con rogo del depuratore”

“Non è da sottovalutare un collegamento tra l’incendio che si è verificato al depuratore nei giorni scorsi e il raid doloso alla villa del vicesindaco”. Ad affermarlo il sindaco Luigi Garofalo che lascia dunque intendere l’ipotesi che i due fatti potrebbero essere relazionati tra loro. Il villino è quello del vicesindaco Alessandro Santoro e il danneggiamento  stato scoperto lo scorso 8 dicembre; il depuratore invece fu avvolto dalle fiamme partite da un terreno attiguo tre settimane fa.

Dunque, per il primo cittadino, l’attentato incendiario alla villa di Romitello di Santoro potrebbe avere di fondo un movente collegato alla sua attività politica ed in generale a quella dell’amministrazione comunale: “Quale sia il movente non sono in grado di poterlo stabilire con certezza – aggiunge il primo cittadino -. Posso però affermare con altrettante certezza che questa amministrazione si è contraddistinta perché ha operato nella legalità e nella trasparenza degli atti. A qualcuno può aver dato fastidio? Possibile, non lo escludo. Posso però dire che a nessun amministratore è stato mai lanciato un avvertimento in prima persona”.

Il villino è stato incendiato attraverso la creazione di una miccia fatta di liquido infiammabile collegata alla bombola di gas della cucina. Ad accorgersi di quanto accaduto è stato il figlio di Santoro che si era recato nell’abitazione lo scorso martedì pomeriggio, verificando quindi quanto era accaduto. Ad indagare i carabinieri.