Enti locali

Montelepre, “no” a piano rientro: commissario per il consiglio comunale

Ha degli immediati effetti la bocciatura da parte del consiglio comunale di Montelepre del piano di rientro che era stato stabilito già in sede di approvazione del rendiconto e che aveva prodotto un disavanzo di 231 mila euro. Soldi che il Comune avrebbe dovuto smaltire in 15 anni, sulla base della proposta approdata nell’assise due giorni fa, vincolando appena poco più di 15 mila euro le future manovre finanziarie.

I quattro “no” e le due astensioni dei 6 consiglieri di opposizione hanno finito per far bocciare la manovra ed ora il consiglio è a rischio scioglimento. Il commissario ad acta nominato dalla Regione, che poi è lo stesso che già si è insediato nelle settimane scorse per il bilancio non ancora approvato, domani sarà chiamato a dare una scadenza al civico consesso che o approverà il piano oppure sarà sciolto perché questa si definisce una manovra tecnica, dunque una vera e propria inadempienza.

I 231 mila euro di disavanzo sono approdati in consiglio in seguito ad un accordo raggiunto tra amministrazione comunale, ragioneria e revisori dei conti. E’ stato infatti deciso di effettuare un riaccertamento dei residui antecedenti al 2012, vale a dire di somme che devono ancora essere incassate e su cui non vi è effettivamente certezza di riscossione, sfruttando una recente norma che permette di spalmare queste somme per l’appunto su 15 anni inserendoli nel fondo crediti di dubbia esigibilità. Operazione che permetterà il prossimo anno di poter liberare maggiori risorse in bilancio, migliorando quindi la capacità di spesa dell’ente locale.

Il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato istituito negli ultimi anni e praticamente deve prevedere al suo interno il vincolo di una somma per cui il Comune non ha effettiva certezza del suo incasso. Una sorta di salvaguardia degli equilibri che va ad evitare il crack egli enti locali ma che nel contempo costringe a ridurre la capacità di spesa.

Le opposizioni hanno ritenuto, dal canto loro, di non riconoscere la correttezza di questa manovra, imputando alla coalizione a sostegno dell’amministrazione l’onere di doversi prendere le sue responsabilità. Frizioni che sono sfociate adesso in modo clamoroso ma già da tempo l’opposizione accusa la sindaca di essere in campagna elettorale. Da considerare che a Montelepre si andrà al voto nella prossima primavera.

“Io per ragioni di convenienza avrei anche potuto lasciare questa patata bollente a chi verrà dopo di me – ha replicato la sindaca Maria Rita Crisci -. Non l’ho fatto perchè ho assunto un atteggiamento da buon padre di famiglia, sostenendo una manovra che anadava fatta per il bene dell’ente locale e della collettività, in modo che il prossimo anno si possano liberare più risorse finanziarie”.