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Partinico, dal Comune “caccia” agli evasori per buco da 3 mln: si cercano anche gli emigrati

Oltre 3 milioni di euro di tributi sono pronti ad essere recuperati dal Comune di Partinico. Gli evasori hanno i giorni contati: l’Osl, l’organismo straordinario di liquidazione che si è insediato in seguito alla dichiarazione di dissesto finanziario dell’ente nell’ottobre del 2018, ha avviato le procedure per la riscossione coattiva di queste somme. Ciò significa che questi tributi non pagati in passato sono stati iscritti a ruolo, e dunque saranno avviati i prelievi forzosi con conseguenze non indifferenti per chi si ostinerà a non pagare.

Per l’esattezza si parla di ben 2,8 milioni di euro per quanto concerne i mancati pagamenti dell’Imu negli anni pregressi, l’imposta comunale sul possesso degli immobili; e poi ci sono altri 261 mila euro di residui di Tari, la tassa sui rifiuti, che riguarda l’anno 2014. Ad aver portato avanti l’iter di recupero è il 3° settore del municipio che si occupa di economia e finanze il cui responsabile, Giuseppe Misuraca, è stato nominato dall’Osl in qualità anche di responsabile dei tributi e delle entrate comunali.

Con questo provvedimento si mette un ulteriore tassello verso il risanamento delle finanze del municipio partinicese, che oggi sconta anni e anni di malagestio in materia proprio di incassi. In questo contesto hanno sguazzato gli evasori che praticamente hanno continuato a non pagare e se la sono fatta franca, a scapito invece dei cittadini che hanno sempre diligentemente pagato quanto dovuto.

La caccia agli evasori dal Comune di Partinico non conosce confini, almeno in Italia. Nei ruoli appena iscritti risultano anche moltissimi emigrati, che hanno attualmente o hanno avuto in passato la titolarità di immobili a Partinico e non hanno pagato i tributi dovuti. Ne figurano ad Alessandria, Ferrara, Arezzo, Bologna, Cremona, Cuneo, Firenze, Frosinone, Livorno, Lucca, Milano, Novara, Pavia, Perugia, Pesaro, Pisa, Ravenna, Reggio Calabria, Roma, Savona, Siena, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Lecco e Rimini. Secondo quanto dettano le norme in materia di Comuni in dissesto finanziario, l ‘organo straordinario di liquidazione provvede a riscuotere i ruoli pregressi emessi dall’ente e non ancora riscossi, totalmente o parzialmente, nonché all’accertamento delle entrate tributarie per le quali il municipio ha omesso la predisposizione  dei ruoli o del titolo di entrata.

Inoltre sempre l’Osl provvede alla riscossione dei residui attivi, vale a dire tutti quegli incassi dovuti dai creditori a vario titolo e non riscossi. E’ autorizzato ad approvare i ruoli delle imposte e tasse non riscosse, nonché a richiedere il versamento dei canoni patrimoniali, tutti relativi agli esercizi precedenti di dichiarazione di dissesto.

E’ abilitato infine a compiere tutti gli atti necessari alla riscossione dei crediti facenti parte della massa attiva nei tempi più brevi resi possibili dalla normativa vigente, anche prima dell’approvazione del piano di estinzione da parte del ministero dell’Interno. L’organismo di liquidazione si è già messo al lavoro da tempo al Comune: ha portato avanti l’iter per la verifica dei debiti e dei crediti, accertando un ammanco di 31 milioni di euro; inoltre ha avviato le transazioni con i creditori per arrivare ad un accordo e chiudere la partita.