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Partinico, l’imprenditore Cannone venne ritenuto complice di Bacchi, restituita l’azienda

Dopo l’assoluzione arriva anche la restituzione dell’impresa Si.Co.Se per Alfredo Cannone.

Il costruttore e ingegnere di Partinico trascorse alcuni mesi agli arresti domiciliari.

Secondo l’accusa, che non ha retto in primo grado, avrebbe messo le sue imprese al servizio di Benedetto Bacchi, il re delle scommesse considerato in affari con la mafia. Il suo difensore l’avvocato Bartolomeo Parrino ottenne la scarcerazione dal Tribunale del Riesame.

Dopo l’assoluzione restava in piedi la misura di prevenzione del controllo giudiziario dell’impresa che ha gestito importanti commesse, come la costruzione di alcuni edifici in via Del Bersagliere dove, secondo l’accusa caduta, avrebbe ripulito due milioni di euro di Bacchi.

“Al termine del periodo di controllo – spiega l’avvocato Parrino – la sezione Misure di prevenzione del Tribunale ha riconosciuto la trasparenza e regolarità dell’impresa”.

Articolo di Riccardo Lo Verso