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Partinico e i “nuovi poveri”. L’arciprete: “Sono piccoli imprenditori, commercianti, artigiani e agricoltori”

In esponenziale aumento la povertà a Partinico. Numeri che emergono dalle parrocchie e che vengono definiti dall’arciprete Salvatore Salvia “allarmanti”. A fare paura sono soprattutto quelli che vengono definiti i “nuovi poveri”, che sono emersi in questo periodo di pandemia a partire dal lockdown del marzo scorso.

Non ci sono numeri ben definiti, anche perchè parliamo di un fenomeno abbastanza recente e ancora tutto da censire statisticamente, ma ci sono decine e decine di persone che un tempo appartenevano alla cosiddetta categoria dei borghesi, quindi benestanti, ed oggi non ce la fanno a sbarcare il lunario:

“C’è una fetta di nuovi poveri senza dubbio – sottolinea l’arciprete, che ogni giorno è a contatto con loro – tra gestori di bar, allevatori, agricoltori, piccoli imprenditori e artigiani. Coloro che hanno bisogno di muoversi e che con queste restrizioni hanno avuto delle pesantissime ripercussioni con il loro lavoro. Penso all’agricoltura che è il perno principale dell’economia della città. Diciamo che ci sono coloro che vengono direttamente alla parrocchia, altri li avvicino io direttamente per aiutarli”.

Esiste infatti un problema di pudore che non rende neanche facile l’approccio: “C’è gente – precisa monsignor Salvia – che ha bisogno ma non ha il coraggio di tendere la mano e si vergogna”. Intanto la chiesa partinicese, nonostante le restrizioni legate al coronavirus, è sempre in moto e non ha mai smesso di lavorare per sostentare i poveri. Si parla di numeri imponenti, qualcosa come 500 famiglie, all’incirca 2 mila persone coinvolte. Dunque parliamo di circa il 6 per cento di popolazione che fa riferimento esclusivamente alla chiesa Madre, direttamente o indirettamente:

“Queste 500 famiglie – precisa ancora l’alto prelato – le assistiamo come Caritas interparrocchiale, San Vincenzo e Cav, centro aiuto alla vita. E’ un numero molto elevato, è innegabile, e quindi si può considerare allarmante. Gli aiuti che vengono forniti sono alimentari e anche di altro genere”. Intanto lo scorso 24 dicembre sono stati distribuiti 100 pasti attraverso la “mensa dei poveri”, appositamente istituita qualche anno fa su input proprio dell’arciprete nell’ottica di contrastare l’emergenza povertà che già stava prendendo sempre più piede in città.

In questi giorni tante altre famiglie hanno ricevuto alimenti necessari per poter provvedere al santo natale: altre parrocchie hanno distribuito dei buoni mentre la Caritas interparrocchiale e la San Vincenzo hanno elargito alimenti. “C’è a Partinico un miracolo, – afferma monsignor Salvia – ed è quello del volontariato. C’è gente che va di casa in casa a portare cibo, aiuta in maniera anonima  non si fa vedere. Abbiamo bisogno di questa delicatezza”.