Ambiente

Terrasini, risale a galla l’impianto di compostaggio: Comune attiva ufficio legale

Dopo le sentenze del Tar e del Cga, che avevano accolto i ricorsi del Comune di Terrasini  e del “Comitato cittadino Paterna-Zucco” contro la realizzazione di un impianto di compostaggio in contrada Paterna, spunta fuori che la ditta C.F.Edil ambiente che aveva presentato quel progetto è tornata alla carica. Risulta che nel maggio scorso l’azienda abbia ripresentato alla Regione Siciliana una richiesta per la riattivazione del procedimento di autorizzazione dell’impianto di compostaggio e stoccaggio di rifiuti non pericolosi.

Questo quanto soltanto oggi di apprende attraverso una nota ufficiale del Comune di Terrasini. Pare che la nuova istanza sia stata avanzata poiché la ditta ritiene superabili i vizi sostanziali e procedimentali riscontrati dal Cga con una modifica del “layout” dell’impianto, quindi con una nuova riperimetrazione. La nuova richiesta, sempre secondo quanto oggi rende noto il municipio, è stata bocciata sia dal Servizio 8 del Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti il 6 luglio scorso, sia dal Servizio 1 “Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali” del Dipartimento Regionale Ambiente il successivo 17 settembre.

Contro tali dinieghi, però, la “C.F. Edil Ambiente” ha presentato ricorso al Tar di Palermo, che, accogliendolo con sentenza  2366/2020 ha annullato i provvedimenti degli uffici regionali per vizi procedimentali. Alla luce di tutto questo l’assessorato regionale Territorio e ambiente-Dipartimento Ambiente, il 10 dicembre scorso ha comunicato al Comune l’avvio del procedimento semplificato, previsto dall’articolo 21-decies della Legge n.241/1990 per la rivalutazione del progetto riformulato e l’eventuale concessione delle autorizzazioni richieste.

“Alla luce delle ultime novità apprese – dichiara il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci – ho dato mandato all’ufficio legale comunale e al segretario generale di attivarsi e di seguire l’iter di questa spiacevole nuova vicenda legata all’impianto di compostaggio, ribadendo la contrarietà dell’amministrazione  e del consiglio comunale, che già in passato si era resa chiara e palese con atti forti,  come la mozione di indirizzo deliberata dal Consiglio Comunale e la revoca dei pareri tecnici già espressi negli anni precedenti, e confermando la non utilità pubblica di questa tipologia di impianto nel nostro territorio. Inoltre, abbiamo subito manifestato il nostro giudizio negativo alla ripresa dell’iter procedimentale, inviando al Servizio 1 del Dipartimento Regionale dell’Ambiente una nota ufficiale in data 24/12/2020, dove si evidenzia ancora una volta che il progetto comprometterebbe  anche la vocazione turistica dell’area determinando un ingente danno di tipo economico e per l’immagine di Terrasini”.

“Spiace – continua il sindaco – dover sottolineare che, dopo i ricorsi al Tar e al Cga vinti dal Comune di Terrasini e dal “Comitato cittadino Paterna-Zucco”, un’altra sezione del Tar Palermo riapra nuovamente la “discussione” in merito soltanto perché la Ditta ha apportato delle piccole modifiche al progetto originario dell’impianto. Di questa nuova vicenda ho informato il Consiglio Comunale in occasione della seduta del 29/12/2020, riconfermando la volontà di continuare la nostra battaglia contro la realizzazione di questo tipo di impianto a Terrasini”.