Cronaca

Terrasini, abbreviato omicidio La Rosa: si aggrava la posizione di un imputato, l’altro assolto

Filippo Mulè dovrà essere processato per concorso in omicidio e non per rissa. Un quadro che cambia completamente per il giovane 19enne di Cinisi che adesso rischia sino a 15 anni di carcere.

L’amico Rosario Namio, invece, viene assolto e dunque esce di scena dal processo in abbreviato che sostanzialmente è una costola di quello ordinario per l’omicidio di Paolo La Rosa, ucciso a coltellate il 23 febbraio scorso davanti ad un locale notturno in pieno centro a Terrasini. Imputato per omicidio nel processo ordinario è Pietro Alberto Mulè, 21 anni.

Il giudice Piergiorio Morosini si è espresso questa mattina contestualmente dando le sue motivazioni. Ha stabilito di restituire tutti gli atti alla procura per quanto concerne la posizione di Filippo Mulè che, sulla base della ricostruzione dei fatti, deve essere processato con l’accusa di concorso in omicidio. Dunque per lui dovrà essere riformulata l’accusa e ricominciare un altro processo.

Per Namio invece il giudice non ha ravvisato con certezza quali intenzione avesse quella tragica notte in cui Pietro Alberto Mulè uccise La Rosa. E’ stato immortalato a sferrare due pugni alla vittima, come si vede dalle immagini di videosorveglianza, ma è impossibile stabilire quali fossero state le cause dal momento che è accaduto durante il parapiglia che ha visto formarsi un grande capannello di persone.