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Partinico, la “guerra” sull’appalto del percolato: scontro tra Comune e ditta privata

Si profila all’orizzonte un braccio di ferro tra il Comune di Partinico e la Tech servizi, la ditta che sino al settembre scorso ha svolto il servizio di raccolta e smaltimento del percolato della dismessa discarica di contrada Baronia-Provenzano. L’ufficio legale dell’azienda ha inviato le proprie controdeduzioni al municipio partinicese dopo l’interruzione del rapporto sulla base di presunte mancate comunicazioni da parte della ditta del rigetto della sospensiva da parte del Tar dell’interdittiva antimafia e del commissariamento delle commesse.

Secondo i vertici della Tech quelle comunicazioni non spettava farle a loro. In particolare i commissari prefettizi del Comune partinicese hanno stabilito, tramite i propri uffici, di interrompere i rapporti contestando alla ditta la “mancata comunicazione” riguardo al rigetto della misura cautelare della sospensiva, avanzata al Tar, contro la decisione della prefettura di Siracusa dell’interdittiva antimafia emessa nel febbraio del 2020.

In seguito scaturì anche un ulteriore provvedimento di commissariamento delle commesse sempre da parte della prefettura aretusea, dove la Tech ha la sua sede legale. Queste mancate comunicazioni, a detta del Comune di Partinico, si configurerebbero come “un illecito professionale da parte del legale rappresentante della società”, tanto che è stata preannunciata la segnalazione di quanto accaduto ad Anac, l’autorità nazionale anticorruzione che ha competenze in materia di contratti pubblici e può anche assumere decisioni di esclusione delle ditte dalla partecipazione di commesse pubbliche in caso di accertate violazioni.

“Non era onere dell’impresa – ha precisato nella lettera inviata al Comune di Partinico l’avvocato Giovanni Pappalardo, legale rappresentante della società Tech Servizi – inoltrare comunicazione di un esito processuale. Comunicazione che non è stata inoltrata dalla Tech Servizi né al Comune di Partinico, né ad alcun’altra amministrazione appaltante, ma che certamente sarebbe stata comunicata ove ne fosse stata fatta richiesta. Degli esiti relativi al procedimento ex articolo 32, comma 10 del decreto legislativo 90/2014 (commissariamento delle commesse, ndc), è la stessa prefettura di Siracusa ad assumersi l’impegno di darne al Comune di Partinico tempestiva informazione”.

Nella missiva si chiedono infine al Comune le “opportune azioni in autotutela volte alla revoca del provvedimento della revoca dell’appalto, procedendo a corrispondere senza indugio la somma di cui è debitore”.