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Partinico, i loculi al cimitero quasi esauriti: ora è emergenza grazie all’assenza della politica

Loculi agli sgoccioli al cimitero di Partinico e scatta l’emergenza. Sono oramai finiti gli ultimi posti dove poter tumulare le salme e il Comune di Partinico sta praticamente raschiando il fondo del barile. Qualche nuovo spazio si è riuscito ad ottenere in questi giorni con le estumulazioni effettuate per i defunti risalenti agli anni 1981 e 1982 i cui posti non sono stati “riscattati” dai congiunti, e quindi così come da regolamento di polizia mortuaria i resti vengono trasferiti nelle cellette.

Adesso gli uffici, su input dei commissari straordinari prefettizi con i poteri di giunta e consiglio comunale, stanno pensando all’utilizzo di alcune decine di loculi appartenenti alla Congregazione del Sacro Cuore di Gesù, acquistati alcuni anni or sono e destinati ai confratelli defunti che hanno fatto parte dell’organismo religioso.

Pare però che da parte dei vertici della congregazione ci sia qualche resistenza nel voler cedere questi posti e anche poca voglia di parlare: “Non le posso rispondere” sono le uniche parole stizzite del cassiere della congregazione Giuseppe Margiotta. La situazione è davvero oramai al limite dell’effettiva emergenza e le disponibilità finanziarie del Comune non sono sicuramente floride. Parliamo infatti di un ente locale dichiarato dall’ottobre del 2018 in dissesto finanziario e che solo alla fine dello scorso anno è riuscito, dopo ben 4 anni, a varare un nuovo bilancio i cui conti erano in rosso oramai dal 2017.

A questo si aggiunge sicuramente la miopia delle classi politiche che si sono avvicendate dal 2011 in poi al Comune: infatti l’ultimo anno in cui è stato fatto un corposo investimento per il camposanto fu nel 2010, quando vennero realizzati in blocco 4 mila loculi. Da allora in poi più nulla nonostante gli incassi medi ogni anno che si aggiravano oltre mezzo milione di euro per i soli servizi cimiteriali.

Gli uffici sono già al lavoro, d’intesa con la neo commissaria prefettizia Concetta Caruso e con gli altri due commissari Isabella Giusto e Maria Baratta, per provare a risolvere il problema. Sono state avviate delle fitte interlocuzioni per verificare il da farsi e provare a cercare una soluzione che non è per nulla facile, in considerazione anche dell’assenza atavica nel recente passato di interventi di programmazione e lungimiranti da parte della politica locale.