Cronaca

Partinico, scoperta officina abusiva con discarica e furto di luce: ai domiciliari il titolare

Lavoro in nero, allaccio abusivo alla rete elettrica e persino una discarica di rifiuti speciali. In qualche manciata di metri quadrati alla periferia di Partinico i carabinieri hanno scoperto di tutto. Una persona è stata arrestata: pare essere l’unica responsabile di tutto questo. E sono guai per un cinquantenne partinicese che adesso si ritrova con una sfilza di accuse a cui dover rispondere: furto aggravato di energia elettrica, esercizio abusivo della professione e violazione in materia ambientale per lo smaltimento di rifiuti speciali.

A finire ai domiciliari G.B. che è stato beccato dai militari del pieno della sua attività. Quando i carabinieri sono arrivati nel capannone lo hanno sorpreso mentre stava armeggiando con uno dei tanti veicoli che si trovavano all’interno, e che erano evidentemente in attesa di essere riparati. In pratica, secondo i militari dell’arma, aveva messo sù una vera e propria officina, ovviamente completamente sconosciuta al fisco.

E per poter sopportare i costi di gestione ingenti legati al consumo di energia elettrica aveva pensato persino di ammortizzarli allacciando abusivamente il proprio contatore direttamente alla rete elettrica. Il tutto all’interno di un capannone in contrada San Carlo, zona che si trova all’ingresso della città provenendo dallo svincolo autostradale. Secondo gli inquirenti non ci sarebbero dubbi sull’attività abusiva che G.B. stava realizzando.

Dentro il capannone i carabinieri hanno trovato diversi veicoli in parte smontati, e che in tutta evidenza erano in attesa di una riparazione. Inoltre, all’interno del capannone e anche all’esterno giacevano un gran numero di parti di motore e carrozzeria. Sulla base di questi evidenti riscontri i carabinieri hanno verificato che l’attività artigianale risultava essere totalmente abusiva: niente autorizzazioni delle autorità competenti per svolgere l’esercizio della professione, un’officina fantasma al fisco così come lo era lo stesso titolare.

Inoltre i carabinieri sono intervenuti con alcuni tecnici dell’Enel che nel contempo hanno appurato che il contatore era allacciato direttamente alla rete elettrica pubblica. Una sfilza di violazioni che hanno portato all’arresto del cinquantenne con la misura dei domiciliari. L’intero capannone, e tutto il materiale all’interno, è stato sequestrato a disposizione dell’autorità giudiziaria.