Sanita'

Partinico, allo stadio “non esiste” il coronavirus: minorenni assembrati nel campo di calcetto

Nonostante soltanto da pochi giorni si sia usciti dalla “zona rossa”, e i divieti che ancora persistono per l’emergenza coronavirus, c’è ancora una Partinico che mostra certe insofferenze alle necessarie regole per contenere il contagio. Ed è quello che accade da oramai un mese ogni pomeriggio allo stadio comunale “Giuseppe La Franca”: decine di ragazzini ammassati in qualche manciata di metri quadrati nello spazio attiguo alla pista di atletica.

Da quelle parti è come se il covid non fosse mai esistito e tutt’oggi non esista. All’incirca una ventina di giovani, per lo più minorenni, che improvvisano partite di calcetto ogni pomeriggio, occupando questo spazio quotidianamente. Tra gli sguardi infastiditi in alcuni casi, e in altri indifferenti, di chi li vede ogni giorno scorrazzare imperterriti nonostante i divieti per l’emergenza pandemica.

Qualche volta c’è chi li ha fatti sgomberare, salvo poi pochi minuti dopo rivederli nuovamente sul campo a giocare; altre volte invece si sono chiusi entrambi gli occhi. Anche perché si racconta che siano piuttosto aggressivi nei confronti di chi si permette di rimproverarli, muovendosi compatti in gruppo. Ed è successo in più di un’occasione, tanto che per timore tanti sportivi hanno deciso di evitare di andare all’impianto sportivo.

Un doppio timore: quello di vedere assembramenti e quindi di poter potenzialmente far scoppiare un focolaio a pochi passi dalla pista di atletica; o anche quello che poter essere aggrediti in caso si pretenda di far cessare quelle partite di calcetto. Ad essere organizzati, raccontano alcuni testimoni che spesso si recano all’interno dell’impianto per fare attività sportiva, veri e propri tornei con triangolari o quadrangolari. Quindi dai 15 ai 20 ragazzini che sono sempre presenti e che quindi sono un serio rischio perché potenziale veicolo del virus anche per le rispettive famiglie.

“Tanti sono i cittadini – denuncia Fabio Amato del ‘Patto per la salute e l’ambiente’ – che ancora oggi non hanno capito che il nostro governo regionale ha adottato misure meno drastiche passando dalla cosiddetta zona rossa a quella arancione solo per dare un po’ di ossigeno alle nostre già martoriate attività commerciali. Il virus c’è, è vivo e si trasforma. Dobbiamo tenere l’attenzione alta, gli infetti ci sono e sono tanti nella nostra Partinico. E, malgrado tutto, si vedono giornalmente decine di ragazzi che giocano a calcetto allo stadio comunale infischiandosene delle norme che obbligano il distanziamento e l’uso della mascherina. Si invitano pertanto gli organi di competenza, che a dire il vero sono già intervenuti diverse volte, ad un controllo più serrato e più puntuale”.