Cronaca

Castellammare del Golfo, donna ferita da tufo staccato da sede guardia costiera: assolto ex comandante

Non era una sua responsabilità l’incidente accaduto nell’agosto di 6 anni fa ad una donna, rimasta colpita alla testa da un concio di tufo staccatosi dal prospetto dell’ufficio locale marittimo di Castellammare del Golfo. Assolto l’ex comandante della guardia costiera castellammarese Davide Tumbarello per “non avere commesso il fatto”. Il pronunciamento è arrivato dal giudice di pace di Alcamo che a conclusione di un processo durato quattro anni ha potuto accertare che Tumbarello non aveva commesso alcuna omissione.

Nel corso del dibattimento, contrariamente a quanto aveva sostenuto la procura di Trapani che aveva chiamato in giudizio l’ex comandante, è emerso che in realtà la proprietà dell’immobile dell’ufficio marittimo di Castellammare è dell’agenzia del demanio e che responsabile della manutenzione è il provveditorato interregionale Sicilia/Calabria per le opere pubbliche. L’incidente da cui scaturì il dibattimento giudiziario avvenne il 22 agosto del 2015 quando una donna, seduta in una panchina antistante la sede della guardia costiera di Castellammare del Golfo, in via Discesa marina, venne improvvisamente colpita alla testa da un blocco di tufo staccatosi dal prospetto dell’immobile.

Fortunatamente le lesioni furono molto contenute: la vittima ebbe un trauma cranico non commotivo, trauma al rachide cervicale ed escoriazione al cuoio capelluto giudicati guaribili in 7 giorni. Da questo episodio fu aperta un’indagine e la procura arrivò alla conclusione che Tumbarello avesse responsabilità perchè, in quanto comandante dell’ufficio locale marittimo, aveva l’obbligo di garantire la manutenzione ordinaria dell’immobile ed “ometteva di mettere in sicurezza l’edificio, così determinando la caduta di una lastra di tufo dal prospetto”.

All’esito del giudizio dibattimentale è stata accolta la linea difensiva dell’avvocato Fabio Sammartano, legale dell’ex comandante castellammarese. Così come poi documentato la sede dell’ufficio locale marittimo è parte del patrimonio immobiliare di proprietà dell’agenzia del demanio e la manutenzione straordinaria compete al provveditorato interregionale per le opere pubbliche.

La sola manutenzione ordinaria viene curata da personale dell’ufficio        locale marittimo dietro autorizzazione di spesa del superiore comando provinciale; inoltre venne fuori che il prospetto esterno dell’edificio era stato eseguito nel 2000, quindi in epoca relativamente breve. “Alla luce di tali risultanze probatorie non sussiste alcuna responsabilità dell’imputato” ha sentenziato il giudice di pace.