Cronaca

Partinico e Montelepre, le famiglie mafiose col reddito di cittadinanza: scattano le denunce

Figurano anche appartenenti alla mafia di Partinico e Carini tra i soggetti individuati dalla guardia di finanza che percepivano illecitamente il reddito di cittadinanza. In tutta la provincia ne sono stati segnalati ben 145. Tutti erano gravati da condanne per mafia e questo è un motivo ostativo per poter percepire il sussidio dello Stato.

In tutti i casi i soggetti avevano omesso di riportare di avere avuto condanne in passato perchè appartenenti alla mafia locale. In particolare sono due i partinicesi: Maria Vitale e Alessandro Brigati. La Vitale, 46 anni, è figlia del capomafia Leonardo, in carcere all’ergastolo. Era la “postina”, condannata per mafia quando si è scoperto che portava gli ordini del padre fuori dal carcere.

Secondo quanto accertato dalle fiamme gialle avrebbe percepito sino ad oggi 4 mila euro dal reddito di cittadinanza. Brigati, 67 anni, è ritenuto anche lui ritenuto vicino ai Vitale di Partinico, condannato in passato per estorsione e omicidio, a lui erano stati elargiti 3.400 euro.

Figura inoltre un appartenente al clan di Montelepre, Giuseppe Di Bella, 64 anni, condannato per associazione mafiosa. A lui sarebbero stati invece erogati 2.285,74 euro. Adesso per loro l’accusa è di falso e truffa ai danni dello Stato.