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Partinico, si allarga il focolaio alla casa di riposo: al test molecolare 26 contagiati

Focolaio confermato ed anzi che si allarga a macchia d’olio all’interno della struttura residenziale per anziani di via Avogrado a Partinico, gestita dalla cooperativa Nido d’argento. Sono arrivati ieri i risultati del test molecolare e il numero di contagiati è ulteriormente incrementato: se sino a 48 ore prima ci si fermava a 21 infetti, il conto è salito a 26: ben 21 anziani e 5 operatori, su un totale di 60 persone sottoposte all’esame.

Tutti sono in isolamento all’interno della struttura, gli spazi comuni come la sala mensa e le altre sale relax e passatempo sono state interdette. Ogni anziano è quindi confinato all’interno della propria stanza sino a conclusione  della quarantena. Tutti sono asintomatici ad eccezione di due anziani che sono stati ricoverati al covid hospital di Partinico.

Nel frattempo l’Asp di Palermo ha effettuato un’ispezione all’interno della struttura per provare a capire se ci sono responsabilità per quanto accaduto, magari qualche ipotetica negligenza: “E’ davvero incredibile – sbotta Francesco Inghilleri, responsabile della casa socio-residenziale per anziani – ritrovarmi con degli ispettori che mi chiedono documenti su documenti in un momento così critico per noi. Noi abbiamo bisogno di aiuto, il nostro personale è stato decimato da questo focolaio. Abbiamo bisogno di medici e infermieri in modo disperato. Ho provato a contattare qualcuno ma per paura nessuno vuole venire. In questo momento la proprietà deve essere per i nostri anziani, credo che per accertare eventuali responsabilità ci sia tempo”.

Intanto c’è chi a Partinico è uscito dall’incubo coronavirus e per questo dice grazie al personale medico dell’ospedale cittadino che gli ha letteralmente salvato la vita. E’ la storia di Vincenzo Spallina, rimasto ricoverato al nosocomio con gravi sintomi da covid-19. La sua lettera.

Indirizzata al responsabile del covid hospital Vincenzo Provenzano è stata pubblicata su face book dallo stesso dirigente medico: «Mi avete accolto quasi senza vita e mi avete riportato a casa più vivo che mai – scrive Spallina -. Non so se in altre strutture o ospedali le cose siano così, ma sono orgoglioso di dire che a Partinico, in Sicilia, dove spesso si sente solo dire male degli ospedali e non solo, esistete voi, con la vostra umanità, la sensibilità e le parole dette col cuore, che, a volte, sono più potenti di qualsiasi terapia».