Cronaca

Borgetto, diffamazione ex assessore: il processo a Pino Maniaci ancora al palo

A quattro anni e mezzo dalla querela e a due circa dal rinvio a giudizio non si è ancora potuto aprire di fatto il processo per diffamazione, l’ennesimo, a carico di Pino Maniaci per le parole pronunciate agli indirizzi degli ex assessori di Borgetto Giuseppe Barbaro e Alessandro Santoro, e dell’allora portavoce del sindaco Pino Panettino.

Ieri l’ennesimo rinvio chiesto per motivi personali dal legale di Maniaci, Bartolomeo Parrino. C’è da dire che dei tre presunti diffamati che all’epoca presentarono denuncia, due nel tempo l’hanno di fatto ritirata e si tratta di Santoro e Panettino. Dunque il processo va avanti per il solo Barbaro, che ha deciso di andare sino in fondo in questa vicenda.

Ad oggi ci sono stati ben 5 rinvii per l’inizio del dibattimento: si è riusciti solamente a formalizzare la costituzione in giudizio dello stesso ex assessore e poi più nulla. A proposito di costituzione in giudizio, non figura invece quella del Comune di Borgetto nonostante lo stesso Barbaro sollecitò con comunicazione ufficiale l’amministrazione attualmente in carica a presentarsi nel dibattimento quale parte offesa.

Barbaro però non ricevette mai alcuna risposta ufficiale alla sua istanza. Barbaro, Santoro e Panettino fecero parte di un’amministrazione investita da un’indagine antimafia dei carabinieri e che fu poi sciolta nel maggio del 2017 per infiltrazioni mafiose anche se tutti e tre dalle indagini penali non vennero sfiorati (furono altri componenti del governo ad essere direttamente coinvolti, ndr). 

I tre, e non solo loro nell’orbita di quell’amministrazione, furono più volte bersagliati da Maniaci da feroci critiche che sarebbero sconfinate anche in illazioni e accuse tutte da provare. Barbaro, insieme a Panettino e Santoro, presentarono denuncia ai carabinieri nel settembre del 2016 riguardo in particolare ad un’edizione del tg di Telejato in cui Maniaci personalmente definiva i tre “ipocriti” e “accattoni”.

Addirittura nel corso dello stesso telegiornale il discusso giornalista, che oggi si ritrova sotto processo per estorsioni nei confronti di amministratori di Borgetto e Partinico e per varie diffamazioni, sostenne di essere in possesso di “documenti compromettenti che potevano essere celati o occultati” riguardo alla giunta e all’entourage dell’ex sindaco De Luca.

Affermazioni che furono fatte proprio nel periodo in cui era in corso l’accesso ispettivo al Comune di Borgetto la cui amministrazione di lì a poco venne sciolta. Sempre nello stesso tg il factotum di Telejato dichiarò che stava preparando un dossier sui vari amministratori di Borgetto “con tutte le malefatte, il passaggio di denaro per gli amici, i vari lavori a presa diretta e tanto altro ancora”.