Politica

Borgetto, crisi amministrativa sempre più nera. I transfughi: “Per il sindaco tempo scaduto“

È sempre più caos all’interno dell’oramai ex maggioranza a sostegno del sindaco di Borgetto Luigi Garofalo. Nell’ultima seduta di consiglio comunale i due consiglieri ‘transfughi’ che hanno determinato la perdita della maggioranza, Vincenzo Zerillo e Giovanni Balsamo, hanno calcato la mano mettendo in evidenza la totale spaccatura e chiudendo ogni spiraglio di dialogo:

«Per questo sindaco il tempo è scaduto – attacca Balsamo -. Per mesi gli abbiamo chiesto un confronto ma le nostre richieste sono cadute nel vuoto. Anche se oggi dovesse azzerare la giunta noi non siamo più disponibili al dialogo».

E che dicano sul serio lo hanno subito dimostrato chiedendo le dimissioni del presidente del consiglio Fabio Salamone: «Non è stato garante dell’assise ed è successo più volte, è arrivato il momento di farsi da parte». «Normale dialettica politica – replica Salamone -, io comunque ho sempre fatto il mio dovere nel ricoprire questa carica».

Il primo cittadino è tornato a lanciare un appello ai due consiglieri fuoriusciti, così come aveva già fatto nei giorni scorsi attraverso delle dichiarazioni ufficiali. Li ha invitati a rivedere le loro posizioni e a ritrovare un’intesa politica sulla base dell’attività programmatica da portare avanti e concordata in campagna elettorale.

Intanto Zerillo e Balsamo sono andati avanti per la loro strada, tanto da aver ufficialmente fondato il gruppo consiliare della “Nuova democrazia cristiana”, ritenendosi svincolati da qualsiasi patto politico con il governo cittadino.

A cercare di gettare acqua sul fuoco il consigliere e vicesindaco Alessandro Santoro che durante il consiglio ha dato la più ampia apertura affinchè si possa ricomporre la frattura: «Ho dato la mia disponibilità a rimettere le deleghe e il ruolo di vicesindaco, nell’ottica di un ricomponimento della coalizione. Ci sono molte problematiche per il paese da affrontare e ritengo che non ci si possa attaccare alle poltrone, serve senso di responsabilità».

Da evidenziare che la crisi è ufficialmente aperta anche in seno alla giunta. Infatti, in seguito all’addio dei due consiglieri, si è dimesso appena 48 ore dopo l’assessore Giuseppe Alaimo, vicino a Zerillo, anche se lui stesso ha smentito che i due fatti fossero collegabili. Dunque dallo scorso 24 aprile il sindaco ha una giunta monca.