Enti locali

Balestrate, la proposta-choc dell’assessore: «Test antidroga a sindaco, giunta e consiglieri»

Un protocollo d’intesa con l’Asp territoriale per permettere la somministrazione di test antidroga e tossicologici, su base volontaria, a tutti i componenti di giunta e consiglio comunale di Balestrate. La proposta, destinata a far discutere, arriva dall’assessore all’Ambiente e Polizia municipale Rosario Vitale che ha indirizzato la nota a sindaco, assessori ed esponenti dell’assise con l’obiettivo di rendere operativa questa sinergia con l’azienda sanitaria e permettere quindi ai cittadini, nella massima trasparenza, di conoscere se i propri rappresentanti istituzionali fanno uso o meno di droghe.

Un’idea che è balenata in questi giorni dopo l’ennesima operazione antidroga che si è sviluppata su Partinico, e che ha interessato anche Balestrate dove sarebbero state documentate alcune cessioni degli stupefacenti. Tra i clienti, come è stato evidenziato dall’inchiesta del commissariato di Partinico, non solo gente comune o relegata ai margini della società, ma anche “professionisti”.

«Chiedo alla politica locale, che a vario titolo amministra questa nostra comunità, – afferma Vitale – di fare da apripista nel nostro comprensorio e farci promotori di questa iniziativa. Per dimostrare che la politica è pulita e non fa uso di droghe propongo all’intero consiglio comunale e alla giunta di sottoporsi volontariamente al test, dando così un buon esempio ai giovani e lanciando un forte segnale di legalità e trasparenza nei confronti della cittadinanza».

L’assessore sollecita l’approvazione del protocollo in giunta e consiglio comunale con realizzazione dei test una volta l’anno. «Sono convinto che tutti, a prescindere da colori e appartenenze politiche, – precisa ancora il proponente – accetteranno senza esitare di sottoporsi volontariamente al test. Già oggi molti lavoratori impegnati in tanti settori sono obbligati a tali controlli, il ruolo del consigliere e dell’assessore riveste un’importanza rilevante per il grado di responsabilità che comporta, giusto e doveroso quindi dare per primi esempi e modelli di legalità alle nuove generazioni. Personalmente sarò ovviamente il primo a sottopormi ai test se questo protocollo venisse attivato».

Proposta che trova il favore del sindaco Vito Rizzo: «Siamo d’accordo ma dobbiamo capire come strutturare questa proposta e renderla operativa. Stiamo capendo come muoverci. La settimana prossima avrò in tal senso un incontro con l’Asp». In linea generale dall’opposizione nessuna resistenza anche se la finalità lascia qualche perplessità:

«Per me non ci sono problemi a fare il test, – evidenzia il consigliere Guido De Amicis – anche se credo poco al segnale educativo che questo può dare. Resta il fatto che il problema c’è ed è diffuso. Penso che qualche altra forma di sensibilizzazione si debba fare. A partire dalla scuola e tra i giovani. Si deve investire su di loro. Anche l’abuso di alcool fra i giovanissimi è un aspetto da non tralasciare».