Cronaca

Castellammare del Golfo, da abbattere l’immobile sulla spiaggia Playa: la demolizione 22 anni dopo

Ventidue lunghi anni e quell’immobile abusivo ad un tiro di schioppo dalla spiaggia Playa di Castellammare del Golfo è ancora lì. Era infatti il 18 agosto del 1999 quando il Comune emise ai danni del titolare un’ingiunzione alla demolizione di quel fabbricato perché “abusivamente edificato su suolo di proprietà del demanio marittimo a destinazione commerciale”.

Adesso però, dopo un’infinita trafila burocratica, sembra davvero arrivato il momento che le ruspe si mettano in azione. In questi giorni, infatti, la giunta guidata dal sindaco Nicola Rizzo ha emanato una delibera in cui si approva il progetto in via amministrativa per la demolizione e ripristino dello stato dei luoghi. Tornerebbe così nuovamente libero uno spazio lungo la costa castellammarese in una delle spiagge tra le più gettonate della provincia di Trapani nel periodo estivo.

Si tratta sostanzialmente dell’ultimo passaggio tecnico per arrivare all’indizione della gara e all’affidamento dei lavori. Per arrivare ad oggi ci sono stati una serie di accertamenti che si sono resi necessari, conditi dalla solita infinita burocrazia in salsa siciliana che , in caso come questi, ci mette sempre il suo zampino. È stato necessario, nel gennaio del 2020, l’accertamento dell’inottemperanza all’ingiunzione di demolizione.

L’anno seguente fu indetta la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori di demolizione ma andò deserta, mentre due anni dopo la corte d’appello, con sentenza divenuta definitiva, condannò anche il responsabile dell’abuso. Ne seguirono, a passo di lumaca, vari altri passaggi tecnici che misero in moto l’ufficio esecuzioni penali e l’ufficio intersettoriale per le esecuzioni della procura generale della Repubblica della corte d’appello di Palermo, ed gli anni sono inesorabilmente trascorsi.

Sino ad arrivare al 2018 quando la giunta comunale approva in via amministrativa il progetto di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, successivamente rielaborato in funzione dell’ultimo aggiornamento del prezziario regionale in vigore. Il costo stimato di queste opere di demolizione, che consistono in un solo piano fuori terra, ammontano a 65 mila euro.

Il 50 per cento di questi soldi sono stati reperiti dall’ammissione a contributo “fondo demolizioni” con decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la restante parte invece è stata reperita attraverso l’anticipazione a valere sul fondo per le demolizioni di opere abusive concessa dalla cassa depositi e prestiti.