Ambiente

Partinico, Il Comune progetta il recupero urbano dei viali Regione e Aldo Moro

Tavolo tecnico ieri promosso dal Comune di Partinico per affrontare le emergenza ambientali legate alla presenza di alberature non idonee al contesto urbano nei viali Regione e Aldo Moro. In particolare si è affrontata la questione del crollo del pino secolare in viale della Regione nella notte tra l’1 e il 2 maggio scorsi, il cui difficoltà recupero è ancora in fase di studio. Presenti al confronto una rappresentanti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali, dell’Ordine degli Ingegneri, degli Architetti, degli Agronomi e delle associazioni locali ed ambientaliste. È emerso che gli uffici dell’assessorato ai Lavori pubblici stanno lavorando per la presentazione di un progetto di rigenerazione urbana che coinvolga proprio le macroaree dei viali Regione e Aldo Moro.

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Al fine di definire le modalità di recupero e di conservazione del pino secolare caduto nella notte tra il primo ed il due u.s., si è tenuto presso i locali della Real Cantina Borbonica, un apposito tavolo tecnico che ha visto la presenza di rappresentanti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali, dell’Ordine degli Ingegneri, degli Architetti, degli Agronomi e delle Associazioni locali ed ambientaliste.

Hanno altresì partecipato all’incontro i funzionari dell’Ufficio Tecnico comunale ed il Comandante della Polizia Municipale.

Un prezioso contributo alla riunione è stato dato dal prof. Francesco Maria Raimondo, esperto botanico di consolidata esperienza e professionalità cui la Commissione Straordinaria ha chiesto di illustrare le attività in corso per il recupero dell’albero.

E’ stato sottolineato, nella circostanza, che il pino, per la sua antica presenza nel territorio partinicese, merita di essere preservato come memoria storica sempre presente mediante una accurata azione di conservazione attraverso una attività preliminare di “scortecciamento” che lo proteggerà dalle muffe.

Ricorrendo ad una specifica strumentazione e previa rilevazione fotografica tridimensionale, l’albero verrà poi riposizionato nella villetta su appositi sostegni in modo da conservarne tutta la monumentalità.

Tra i suggerimenti del prof. Raimondo anche la conservazione della corteccia e la possibilità di ricavare, dai grossi rami tagliati, delle “rondelle” opportunamente levigate ed i cd. “libri di legno”.

E’ stata contestualmente data notizia del monitoraggio avviato anche sugli alberi di via Aldo Moro e la necessità per alcuni di essi di una sostituzione con una alberatura che possa consentire una gestione da terra semplificata e scongiurare danni al manto stradale.

Nella circostanza è stata data notizia che è in corso la richiesta del finanziamento per la “rigenerazione urbana” di tutta un’area periferica, nella quale rientra anche la Via Aldo Moro, in cui insistono l’autostazione, un pallone tensostatico ed anche la Villa Pino, tutti siti che saranno oggetto di riqualificazione.

Dagli ampi ed articolati interventi è emersa una sostanziale condivisione delle proposte illustrate e da tutti i presenti è stato dato atto della positività della metodologia seguita mediante il coinvolgimento di tutti gli uffici, enti ed associazioni del territorio interessati.