Cronaca

Carini, scoperto il vandalo di piazza Duomo: è un minorenne, si pente con l’arciprete

È un ragazzino di 13 anni l’autore del raid vandalico nella notte tra sabato e domenica scorsa ha imbrattato le mura, i portoni della chiesa Madre e dell’oratorio e una panchina in marmo antistante in piazza Duomo.

A risalire a lui i carabinieri dopo aver visionato le telecamere di videosorveglianza attive lungo tutto il perimetro. I militari dell’Arma hanno avvisato i genitori ed il ragazzino si è personalmente recato dall’arciprete della città, don Giacomo Sgroi, per chiedere scusa. Un pentimento che non poteva non essere accettato dall’alto prelato, il quale oltretutto conosceva molto bene il ragazzino:

«Ho apprezzato molto – afferma don Sgroi – e ho notato l’imbarazzo del ragazzo, segno del suo pentimento per il gesto immotivato e ingiustificato. La famiglia si è resa disponibile a ripulire il danno arrecato, per il quale si erano già offerti due benefattori della nostra comunità. Desidero ringraziare i nostri carabinieri che in tempi brevissimi sono potuti risalire al responsabile. Colgo l’occasione per manifestare ancora una volta alle istituzioni della città di Carini, al sindaco Giovì Monteleone e all’intera amministrazione comunale, e a tutti coloro che svolgono un servizio alla nostra città, la mia stima e il mio apprezzamento per il loro ruolo e il loro lavoro, che ci sta vedendo anche insieme impegnati, ognuno per la sua parte, per il bene della nostra comunità».

Il primo cittadino ha voluto subito precisare che non procederà contro il minorenne:

«Non parliamo di delinquenti – precisa – ma di vandalismo che va sicuramente condannato. Il ragazzino era molto dispiaciuto e proprio per questo non me la sento di procedere per avviare qualche azione di risarcimento danni. Di sicuro questo episodio conferma ancora una volta che per Carini serve una decisa azione sul fronte sociale. La repressione è necessaria ma non deve essere l’unica arma, e ne sono convinto una volta di più. Serve invece un lavoro culturale che sicuramente avrà bisogno dei suoi tempi. Il nostro Comune non a caso vuole investire per assumere altri assistenti sociali. Sono figure necessarie, se lo Stato non ci aiuterà comunque faremo lo sforzo e utilizzeremo fondi comunali».