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Partinico, ospedale: dopo la riconversione si torna a nascere, la luce in fondo al tunnel

Si torna di nuovo a nascere a Partinico dopo la seconda riconversione dell’ospedale Civico, da qualche giorno tornato al suo assetto “no covid” ad eccezione di un solo piano della struttura riservato a eventuali ricoveri per chi sarà contagiato dal coronavirus. Ieri alle 17,30 è venuto alla luce il piccolo Elia, 4 chili di peso, messo al mondo da mamma Miriam Lo Piccolo, 27 anni, e  papà Gianluca Geloso, 29 anni, di Giardinello.

All’interno del nosocomio, quindi, torna la vita dopo mesi tetri e bui in cui l’ospedale partinicese è stato sottoposto alla quasi esclusiva trattazione dei casi di coronavirus, ad eccezione soltanto del pronto soccorso rimasto aperto anche ai soggetti no covid. Un segnale di ripresa della vita normale, di luce, nella speranza di non dover ripiombare ancora su una nuova ondata di contagi con lockdown ed ospedali trasformati in via emergenziale per accogliere i malati di coronavirus.

È stata quindi grande festa al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale partinicese anche perchè il parto è stato naturale, non ha avuto alcuna complicazione e il piccolo Elia scoppia di salute, così come la mamma. Per la coppia si tratta del primogenito, e con loro ha anche potuto festeggiare nonno Corrado Lo Piccolo, papà della partoriente, nella doppia veste anche di infermiere dello stesso nosocomio.

L’attività di questo reparto, come degli altri, è pienamente ripartita: sono già altri due i pre-ricoveri che sono stati effettuati di donne in attesa di partorire da un momento all’altro. L’ospedale di Partinico è tornato alla sua riconversione no-covid a cavallo tra gli scorsi 11 e 12 giugno, dopo il via libera dell’assessorato regionale alla Sanità in seguito al netto calo dei ricoveri che hanno portato alla decisione di riaprire la struttura a tutti sulla base del sempre più basso indice di contagio.

Ad oggi ad essere disponibili sono 69 posti letto no covid che vanno ad aggiungersi a quelli che rimangono riservati ai pazienti affetti da coronavirus. Nello specifico sono attivi 4 posti letto di cardiologia e 4 di utic, l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica; 9 in Spdc, il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, 6 di Terapia Intensiva, 10 di Chirurgia (suddivisi in 4 di Chirurgia, altrettanti di Ortopedia e 2 di Urologia); 10 di Ostetricia e Ginecologia (più 2 di Day Hospital) e Pronto soccorso ostetrico; 12 di Medicina e Diabetologia (più 4 di Day Hospital); e 4 di Pediatria (più 2 di neonatologia e 2 diabetologia pediatrica).

Un solo piano dell’ospedale resta riservato sempre ai pazienti affetti da coronavirus e può contare su 32 posti letto: 18 di Area Medica e 14 di Terapia Intensiva. Ovviamente si tratta di un numero ridotto di posti letto, rispetto alla normale e reale capienza dell’ospedale, in quanto ancora l’emergenza sanitaria non è cessata e quindi bisogna garantire il distanziamento tra pazienti all’interno dei vari reparti.