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Partinico ricorda Danilo Dolci a 97 anni dalla nascita: domenica sit-in a Largo Scalia

Il mondo dell’associazionismo e della cultura si mobilita per ricordare il 97° anniversario dalla nascita di Danilo Dolci, il sociologo triestino che si trapiantò tra Partinico e Trappeto portando avanti le sue teorie rivoluzionarie della ‘non violenza’ e riuscendo a fare realizzare importanti opere pubbliche come il centro studi del Borgo di Dio, la scuola Mirto e la diga Jato.

Domenica prossima, 27 giugno, l’associazione Inikon organizza un sit-in per ricordare la nascita di Dolci, avvenuta il 28 giugno del 1924 a Sesana. Punto d’incontro a Largo Scalia a Partinico, luogo simbolo dell’azione del sociologo, perché nell’omonimo palazzo ebbe sede il centro studi e iniziative e la prima radio libera italiana. Al sit-in parteciperanno esponenti dell’associazionismo locale, collaboratori di Danilo Dolci, amministratori locali e sopravvissuti dell’esperienza radiofonica.

«Un momento di memoria – commenta il presidente dell’associazione Inikon, Calogero Barretta – reso necessario dalle situazioni critiche che vive il nostro territorio, nel tentativo di rivitalizzare lo slancio ideale e i moduli creativi propri dell’azione di Dolci ora che la sua vita e le sue opere sono state definitivamente consacrate dalla storia e divenute patrimonio del mondo».

Il sit-in, in cui si intervalleranno momenti di riflessione a readings letterari, sarà inoltre occasione per presentare alla cittadinanza alcuni progetti preliminari sui quali la stessa associazione Inikon ha lavorato nel tentativo di valorizzare la lezione e la memoria di Dolci: il progetto di istituzione del ‘Premio Letterario Internazionale Danilo Dolci’, il progetto preliminare di istituzione del ‘Parco Letterario intercomunale’, un murales disegnato dall’artista Peppe Vaccaro da realizzare proprio a Largo Scalia nell’ottica di un più ampio progetto di rigenerazione dell’area, ed ancora il regolamento della partecipazione civica.

Saranno ripercorse le tappe storiche della vita di Dolci, a cominciare dallo “sciopero alla rovescia” che portò Partinico alla ribalta di tutta Italia per la sua disobbedienza civile. Una giornata che si concluse con l’arresto di Danilo Dolci e dei 7 lavoratori che in quel giorno del 1956 si misero a realizzare dei lavori, senza alcuna autorizzazione, per rendere transitabile la “Trazzera vecchia”.

Tra le moltissime battaglie si ricordano i digiuni in segno di protesta per la crescente povertà nel territorio e per far finanziare i lavori della diga sull’invaso Poma a disposizione dell’agricoltura del comprensorio, opera che si realizzò. Si ricorda anche l’sos lanciato attraverso l’abusiva radio dei ‘Poveri Cristi’ in favore delle popolazioni di alcuni paesi del Belice.