Lavori pubblici

Partinico, si sblocca appalto illuminazione dopo 4 anni: la gara del 2017 “regolare”

Gli impianti di illuminazione pubblica saranno assegnati alla ditta Ottima di Milano. Così hanno stabilito i commissari prefettizi del Comune di Partinico, Concetta Caruso, Isabella Giusto e Maria Baratta, dopo avere visionato il parere pro-veritate che era stato richiesto all’ingegnere Fabio Massaro, professore ordinario dell’università di Palermo della facoltà di ingegneria elettrica con specializzazione nelle materie di impianti di illuminazione e sistemi elettrici di produzione e trasmissione, e all’avvocato, Giancarlo Pellegrino, professionista con comprovata esperienza in diritto civile, amministrativo, enti locali.

In linea di massima, con alcuni aggiustamenti da inserire nella convenzione che è stata implementata e che sarà firmata tra Comune e ditta, l’appalto risulta essere vantaggioso per il Comune e proprio per questo è stato stabilito di darvi seguito, anche per evitare di incorrere in contenziosi. Nel parere pro-veritate viene evidenziato che rispetto all’appalto originario che venne assegnato nel 2017, e che sino ad oggi non è mai stato consegnato, sono state inserite ulteriori clausole che hanno migliorato le condizioni a vantaggio del Comune.

Un lavoro di mediazione che è stato fatto nel tempo prima dall’amministrazione comunale del sindaco Maurizio De Luca e successivamente proseguita sotto la gestione del commissario straordinario Rosario Arena. Ad essere stati accertati degli errori tecnici all’origine dell’emissione del bando di gara: dall’errato censimento dei punti luce, per cui ne sono stati rilevati ben 650 in meno, all’errato censimento dei quadri elettrici, anche qui 3 in meno, per arrivare alla conseguente non corretta stima dei consumi nello scenario futuro.

I primi due punti vanno a scapito della ditta aggiudicataria, nel terzo caso invece si determinerebbe un aggravio dei costi per il Comune ma, secondo il parere pro-veritate, questo errore sarebbe superato dal fatto che rispetto a quando è stato emesso il bando il calcolo dei consumi era nettamente più basso rispetto ai consumi attuali.

Il che significa che in caso di bando ex novo, qualora si volesse annullare quello già aggiudicato, comporterebbe una base d’asta con costi superiori per effetto dei consumi più alti a cui far fronte per la ditta aggiudicataria. È stato quindi stabilito di confermare il bando aggiudicato nel 2017, con l’aggiunta di 4 modifiche più che altro tecniche. Sul piano legale è stato poi evidenziato che sono “oramai cristallizzati nella loro validità ed efficacia gli atti di gara, anche per il decorso dei termini per proporre impugnazione”.