Ambiente

Rifiuti, domani possibili disagi a Balestrate, Cinisi, Giardinello, Montelepre e Trappeto

Possibili disagi in vista per molti comuni del palermitano e trapanese per via dello sciopero generale indetto per doman, mercoledì 30 giugno, e inerente l’ambito di tutti i lavoratori addetti alla raccolta e smaltimento dei rifiuti. Dunque si possono profilare delle criticità in quei Comuni gestiti dall’Agesp dal momento che lo sciopero riguarda specificatamente tutti i lavoratori a cui si applicano i contratti collettivi nazionali di lavoro ‘Utilitalia’ e ‘Fise/Assoambiente’.

Nel palermitano l’Agesp opera nei comuni di Balestrate, Cinisi, Giardinello, Isola delle Femmine, Montelepre e Trappeto, mentre nel trapanese a Castellammare del Golfo. La stessa società addetta alla raccolta dei rifiuti ha inviato ai Comuni in cui opera una nota in cui evidenzia che potrebbero esserci delle criticità:

«Non avendo contezza del numero dei lavoratori che aderiranno al servizio, – scrive nella nota l’Agesp spa – si fa presente che potrebbe non essere garantito il regolare e completo svolgimento dei servizi di igiene urbana, quali la raccolta dei rifiuti, spazzamento strade e apertura di centri di raccolta o isole ecologiche».

La stessa società, comunque, garantisce che saranno effettuati i servizi e le prestazioni minime indispensabili previsti per legge, e sarà inoltre garantito il servizio di call center per la prenotazione del ritiro domiciliare dei rifiuti ingombranti. Proprio per questa generale situazione di incertezza l’Agesp invita i cittadini ad esporre comunque oggi i rifiuti davanti casa secondo il normale calendario di raccolta:

«Si dovrà però avere cura – precisa l’Agesp – di riportarli all’interno delle proprie abitazioni qualora non venissero ritirati e ad esporli nuovamente al turno di raccolta successivo». Lo sciopero è dettato dal fatto che a dicembre scade l’ultima proroga per l’entrata in vigore dell’articolo 177 del codice degli appalti che obbliga le società concessionarie di servizi pubblici, come energia, gas e rifiuti, a esternalizzare almeno l’80 per cento del servizio a ditte esterne qualora si ritrovino nella condizione di gestire le attività in regime di proroga o senza gara. Per i sindacati a rischio ci sono i posti di lavoro del settore ambiente.