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Partinico, un’impiegata dell’Itcg tra gli indagati dell’operazione antimafia “Gordio”: la preside non ci sta

“Possiamo con forza respingere ogni associazione del nome del nostro istituto a qualsiasi espressione o atto che sia in contrasto con i principi della legalità e rivendichiamo di seguire l’alto esempio e il modello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nel cui nome ogni giorno orgogliosamente intendiamo vivere e agire”. Parole della dirigente dell’istituto tecnico “Dalla Chiesa” di Partinico, Rosalia Gioglio, che arrivano dopo il tam tam di notizie relative al fatto che tra gli 85 personaggi indagati nell’ambito dell’operazione antimafia “Gordio” figuri un’impiegata amministrativa di questa scuola superiore. La Gioglio ha voluto in merito prendere posizione a nome dell’intero istituto con un comunicato ufficiale.

IL COMUNICATO DELL’ITCG A FIRMA DELLA DIRIGENTE ROSALIA GIOGLIO

“Il Nostro Istituto in tutte le sue componenti – docenti, tecnici, amministrativi e alunni – in merito alle recenti operazioni “Gordio” e “Pars iniqua”, che ha portato all’arresto di numerosi esponenti ritenuti vicini alla criminalità organizzata e secondo le accuse impegnati in attività illecite nel territorio partinicese, intende esprimere apprezzamento per il lavoro svolto da forze dell’ordine e magistratura e vuole ribadire la ferma volontà di operare in favore della diffusione tra i più giovani di una cultura fondata sul valore della legalità.

Un impegno, il nostro, testimoniato dalle tante iniziative messe in campo da molti anni ormai e che, solo per citare l’anno scolastico appena concluso, ha portato alla realizzazione di numerosi eventi: la collaborazione con la Commissione prefettizia che guida il comune di Partinico per conferenze sul “Ruolo della cultura nel contrasto alle mafie” e su “Droghe e alcool”, alla quale hanno preso parte magistrati e autorità del territorio (Carabinieri, Polizia, Polizia municipale); le riflessioni in classe su vicende a noi vicine, come l’omicidio del giovane Paolo La Rosa ucciso da due coetanei a Terrasini lo scorso anno; la partecipazione del prof. Nando Dalla Chiesa per ricordare la figura del padre, illustre rappresentante delle istituzioni al quale l’Istituto è intitolato. Il suggello di questa scelta è stato l’adesione a “Libera”, la rete di associazioni, scuole e cittadini diffusa in tutto il territorio nazionale e da sempre impegnata nel contrasto alle mafie.

Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo perché siamo convinti che tra le missioni prioritarie della nostra scuola ci sia la formazione di cittadini critici e uomini e donne oneste, capaci di trasformare il proprio territorio e la società in cui vivono per realizzarsi in piena libertà e autonomia.

Alla luce di quanto sopra affermato possiamo con forza respingere ogni associazione del nome del nostro Istituto a qualsiasi espressione o atto che sia in contrasto con tali principi e tale modo di operare e rivendichiamo di seguire l’alto esempio e il modello del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nel cui nome ogni giorno orgogliosamente intendiamo vivere e agire”.