Enti locali

Alcamo, il Comune si scrolla un pò di debiti e accelera per i pagamenti alle imprese

Il consiglio comunale di Alcamo a maggioranza ha approvato il rendiconto del 2020. Ad essere certificato un buono stato di salute delle finanze locali con l’inesistenza di parametri di deficitarietà strutturale. In pratica nessuno degli 8 parametri è negativo. Inoltre diminuisce il disavanzo oltre la quota annua programmata ed il piano di recupero trentennale del 2015, anno in cui si registrò un buco da un milione e mezzo di euro che venne certificato dall’allora commissario straordinario Giovanni Arnone, è ampiamente rispettato.

Infatti il Comune avrebbe dovuto recuperare come da tabella di marcia 250 mila euro sino ad oggi ed invece ne sono stati recuperati 700 mila. Ad essere anche certificata la crescita di 3 milioni rispetto al 2019 del patrimonio netto, segno che si è fatta una spesa produttiva e di miglioramento del patrimonio stesso. E’ emersa la riduzione dei debiti fuori bilancio che comunque vengono riconosciuti quasi tutti entro i 120 giorni, diminuisce il fondo per i contenziosi e la cassa chiude in attivo per il quarto anno di fila.

Con l’approvazione di questo documento contabile vengono poi a sbloccarsi un milione di euro di avanzo, di cui 450 mila destinato a contributi alle imprese locali a fondo perduto come sostegno per la ripresa dall’emergenza covid. Buone perfomance anche per l’indice di tempestività di pagamento che al 31 dicembre 2020 è sceso a -8, e questo vuol dire che il Comune paga in media le fatture ai fornitori a 22 giorni.

“Sono molto soddisfatto – ha commentato il sindaco Domenico Surdi – perchè chiudiamo l’ultimo rendiconto del mio mandato con indicatori che segnano un chiaro cambio di rotta, così come certificato dalla corte dei conti. Abbiamo lavorato con determinazione e coraggio per fare pulizia soprattutto nei residui e poter recuperare il disavanzo che abbiamo trovato quando siamo arrivati. Un ottimo ed importante lavoro da parte di tutta la struttura dell’ente coordinata dal segretario generale, Vito Bonanno”.

Provvedimento che fa il paio con quello approvato sempre in questi giorni con cui sempre il consiglio ha riconosciuto un aumento di costi di 1,4 milioni per il 2021 della Tari, la tassa sui rifiuti, che però non si tramuta quest’anno in aumento di tariffa in quanto il surplus caricato sulle utenze non domestiche viene ammortizzato da agevolazioni e contributi pagati con i fondi statali e regionali, così come relazionato in aula dalla dirigente della direzione Finanze del Comune Tiziana Vinci.