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Partinico, al Comune linee guida anti furbetti dello smart working e dei permessi

Si stringono i “cordoni” dei controlli sul personale in servizio al Comune di Partinico. In questi giorni è arrivata una stretta su chi pratica lo smart working e utilizza in permessi collegati alla legge 104 per l’assistenza e diritti delle persone con disabilità. Riguardo a questi ultimi è stata accertata l’anomalia di tali richieste che avvengono quasi esclusivamente nelle giornate di rientro al municipio, quando cioè l’impiegato ha il numero di ore più elevato da espletare nel corso della settimana.

Adesso chi lavora da casa dovrà fare un report delle proprie attività e chi fruisce dei permessi deve programmarli. Sono queste le grandi novità, in sintesi, che sono state introdotte in questi giorni e stabilite attraverso delle ben precise direttive che sono state emanate dalla responsabile del Settore alle Risorse umane, Maria Pia Motisi.

In un documento lungo tre pagine la funzionaria richiama tutti i dipendenti al proprio dovere e cita anche norme e sentenze che possono portare al licenziamento del lavoratore, oltre che a conseguenze sul piano penale, in caso di gravi inadempienze. In primis si richiama il dovere di garantire la propria presenza sul posto di lavoro, evidenziando che eventuali allontanamenti arbitrari corrispondono ad una “falsa attestazione” della propria presenza, e dunque a conseguenze sul piano disciplinare e penale.

Nella nota si richiama l’attenzione di tutti i responsabili di Settore ricordando che hanno il dovere di vigilare e che quindi l’eventuale assenza di un dipendente comporterebbe una loro omissione. Poi un lungo capitolo viene aperto riguardo ai permessi concessi relativi alla legge 104 del 1992. Da oggi questi permessi dovranno essere comunicati almeno con un mese di anticipo: “Questo – precisa la Motisi – al fine di assicurare l’organizzazione dei servizi e il buon andamento dell’attività”.

Solo nel caso di “situazioni improvvise ed urgenti” il lavoratore avrà la facoltà di variare la giornata di permesso già programmata. C’è poi un ben preciso passaggio in cui si capisce il perché di questi paletti introdotti.

La responsabile degli Affari personali, infatti, ha evidenziato che l’utilizzo di questi permessi sempre nelle giornate in cui è programmato il rientro pomeridiano per il lavoratore (quindi con lavoro mattutino e pomeridiano) “sottende ad un uso distorto del permesso richiesto che questa amministrazione straordinaria intende porre sotto la propria attenzione”. Ad essere ricordato, in  tal senso, che l’utilizzo di questi permessi è vincolato a garantire l’assistenza al disabile per la giornata richiesta.