Cronaca

Carini, murati accessi delle case occupate a mare in attesa delle demolizioni

La polizia municipale di Carini, con l’ausilio dei tecnici della ripartizione comunale Servizi a rete, ha effettuato lo sgombero di un immobile già acquisito al patrimonio comunale per la demolizione ed occupato abusivamente. Dopo vari controlli, con pattuglie automontate e con l’ausilio del sistema di videosorveglianza “Aquila”, i caschi bianchi hanno monitorato la zona di via Cristoforo Colombo, individuando le occupazioni ed identificando gli occupanti.

“L’attività, già iniziata da diversi mesi, rientra in un più vasto controllo del territorio disposto dal dindaco Giovi’ Monteleone – riferisce il comandante della polizia municipale, Marco Venuti – ed ha visto impegnato gran parte del corpo. Il fenomeno delle occupazioni abusive del territorio è particolarmente grave anche per i riflessi sull’ambiente, stante che gli occupanti sono anche spesso  verbalizzati per l’illecito conferimento dei rifiuti, che ha determinato l’aggravarsi del degrado dell’area”.

L’ordinamento giuridico non consente lo sgombero immediato, ma prevede un complesso iter, che si complica ulteriormente perché gli occupanti variano nel tempo. “E’ per questo – aggiunge Venuti – che, in sintonia con l’amministrazione comunale, si è deciso di impedire fisicamente gli accessi. La situazione, comunque, dovrebbe avere una svolta positiva a breve, in quanto gli uffici comunali stanno  predisponendo gli atti per le demolizioni, avendo già la disponibilità economica, pertanto allo sgombero seguirà l’abbattimento”.

Infine un messaggio del comandante ai carinesi: “Rassicuro i cittadini comunque che l’attenzione di tutti gli operatori di polizia nell’area in questione è costante. Lo dimostra il fatto che, solo nell’ultimo periodo sono state accertate ben otto occupazioni abusive e che tutti gli occupanti sono stati deferiti alla Procura della Repubblica, per il reato di invasione di edificio per il quale, mi sembra opportuno ricordarlo, è prevista la reclusione fino a due anni. Richiesta anche l’interruzione delle pubbliche forniture nei casi in cui non si è verificato, addirittura, il furto delle utenze”.